I popoli, le nazioni, le tribù e i quartieri originari che siamo il Congresso Nazionale Indigeno, il Consiglio Indigeno di Governo e l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, stanno facendo fronte alla malattia della nostra madre terra, espressa in una grave pandemia che ha colpito la vita e l’economia delle nostre comunità e del mondo intero; ci sentiamo nella voce dei popoli originari che gridano dalle geografie dove lottano e resistono contro la guerra capitalista che contende i territori indigeni e rurali con politiche estrattive aggressive in tutta la geografia nazionale; megaprogetti di morte che chiamano Corridoio Interoceanico negli stati di Oaxaca e Veracruz, Progetto Integrale Morelos negli stati di Morelos, Puebla e Tlaxcala, Tren Maya negli stati del sudest messicano, o Aeroporto Internazionale di Città del Messico nel centro del paese; l’attuazione di una serie di politiche e meccanismi per la continuazione del «libero scambio» subordinato a Stati Uniti e Canada e per contenere la migrazione; prevenire o indebolire l’organizzazione e la resistenza dei nostri popoli, soppiantando le autorità tradizionali e realizzando finte consultazioni indigene.
Si tratta di politiche e megaprogetti promossi dal governo neoliberista della Quarta Trasformazione al servizio dei grandi capitali mondiali e contro l’organizzazione autonoma dei nostri popoli;
tutto quanto sopra con il sostegno alla militarizzazione, l’implementazione della Guardia Nazionale e la militarizzazione dell’intero territorio nazionale, la complicità dei cartelli criminali di Stato, la creazione di programmi che cercano di rompere l’organizzazione delle comunità come Sembrando Vida e l’approvazione di leggi favorevoli a grandi consorzi transnazionali come la legge federale per la Promozione e la Protezione del Mais Autoctono.
El CNI e il CIG – con le comunità zapatiste – essendo un congresso quando siamo insieme e una rete quando siamo separati, siamo questa parola collettiva che non solo facciamo nostra, ma che tessiamo in essa e con essa, nella determinazione che la nostra resistenza crescerà tanto grande quanto la minaccia capitalista contro la vita.
Perché per i nostri popoli non c’è spazio per arrendersi, vendersi o cedere, quando è la madre terra e la vita di cui governi, aziende, militari e cartelli della droga vogliono fare bottino, e
CONSIDERANDO CHE:
1.- Si intensificano la repressione, le minacce, la formazione di gruppi di scontro e la criminalizzazione contro le comunità che resistono al Progetto Integrale Morelos, che il malgoverno federale ha deciso di imporre illegalmente e con l’uso del suo gruppo di scontro armato, che chiama Guardia Nazionale; e che, tuttavia, l’eroica eredità di Samir Flores Soberanes è mantenuta viva dalle sorelle e fratelli del Fronte dei Popoli in Difesa della Terra e dell’Acqua di Morelos, Puebla e Tlaxcala che non si arrendono, non si vendono e non cedono;
2.- Si intensifica la guerra contro le comunità autonome e indigene del CNI nello stato del Chiapas, mentre i governi garantiscono l’impunità ai gruppi paramilitari che, da loro finanziati, attaccano giorno e notte villaggi e comunità sorelle;
3.- Il malgoverno federale insieme alle sue forze armate, nella sua palese alleanza con gli oscuri interessi economici che scommettono di appropriarsi del territorio dei popoli indigeni e contadini, sta seminando paura e terrore, violando cinicamente leggi, sentenze e sospensioni giudiziarie per imporre i propri megaprogetti, che cedono il territorio del Paese a interessi economici transnazionali;
4.- Crescono resistenza e ribellione nella geografia dei popoli indigeni, perché crescono anche l’espropriazione e la repressione violenta da parte del malgoverno a tutti i livelli, in complicità con gruppi paramilitari e narco-paramilitari, che rendono possibili i loro progetti estrattivi e inquinanti, e anche nelle grandi città, la nostra gente resiste, come dimostra la comunità Otomi residente a Città del Messico;
5.- Dalle lotte che siamo, noi popoli originari vediamo che nel mondo si accendono speranze in questa guerra che è la stessa, e da lontane geografie vediamo lo stesso, cioè la lotta per la vita che si trasforma in una lingua nella quale ci rispecchiamo gli uni con agli altri;
6.- C’è l’annuncio zapatista di iniziare un viaggio planetario nel mese di aprile 2021, iniziando dal continente europeo, al quale è invitato il CNI con la partecipazione di una delegazione per accompagnare quel cammino e portare la nostra parola collettiva;
CONVOCHIAMO
Le/I delegat@ e consiglier@ del CNI- CIG alla
QUINTA ASSEMBLEA NAZIONALE DEL CONGRESSO NAZIONALE
INDIGENO E IL CONSIGLIO INDIGENO DI GOVERNO
Che si terrà a:
Con il seguente programma:
23 gennaio:
Inaugurazione
Tavolo di lavoro:
24 gennaio:
Plenaria aperta:
NOTA 1: Considerando le attuali condizioni sanitarie si invita a nominare un@ o due delegat@ per villaggio, comunità od organizzazione indigena, allo scopo di realizzare un’assemblea ampiamente rappresentativa ma meno numerosa. Le/I partecipanti dovranno indossare le mascherine e mantenere la distanza di sicurezza, lavarsi di frequente mani e viso, e così pure coloro che raggiungeranno il luogo della riunione.
NOTA 2: Coloro che non sono delegat@ o consiglier@ del CNI/CIG possono entrare in assemblea solo su espresso invito della Commissione di Coordinamento e Controllo.
Traduzione “Maribel” – Bergamo
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