Il Congresso Nazionale Indigeno (CNI), il Consiglio Indigeno di Governo (CIG), l’Associazione Civile “Llegó la hora del florecimiento de los pueblos” e l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, si rivolgono a individui, gruppi, collettivi e organizzazioni, popoli, quartieri, tribù e nazioni che, in Messico e in altri paesi, hanno fatto propria l’iniziativa di ottenere la registrazione della portavoce del CIG, María de Jesús Patricio Martínez, come candidata alla presidenza del Messico.
I dati duri e comprovati che abbiamo sono:
Senza entità definita 4930
Aguascalientes 89
Baja California 251
Baja California Sur 69
Campeche 42
Chiapas 864
Chihuahua 188
Ciudad de México 3398
Coahuila 92
Colima 30
Durango 42
Estado de México 1070
Extranjero 105
Guanajuato 345
Guerrero 99
Hidalgo 179
Jalisco 1040
Michoacán 264
Morelos 274
Nayarit 63
Nuevo León 257
Oaxaca 242
Puebla 407
Querétaro 301
Quintana Roo 189
San Luis Potosí 197
Sinaloa 98
Sonora 149
Tabasco 48
Tamaulipas 69
Tlaxcala 94
Veracruz 367
Yucatán 151
Zacatecas 89
(Nota: il conto finale non coincide con gli ausiliari registrati perché, ci dicono, alcuni si sono registrati più di una volta, disperati perché l’INE non rispondeva loro secondo tempo e forma previsti).
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Compagne e compagni, sorelle e fratelli:
Com’è evidente, non siamo riusciti a raccogliere il numero di firme necessarie per la registrazione di Marichuy come candidata alla presidenza.
Le spiegazioni e le valutazioni su questo fatto, pensiamo, devono essere prodotto di un’analisi seria e di una valutazione profonda.
Ottenere il numero di firme sufficienti ci avrebbe permesso di approfittare di quello spazio per continuare a dare visibilità ai popoli originari, ai loro dolori e alle loro lotte, segnalando allo stesso tempo il carattere criminale del sistema, per farci eco dei dolori e delle rabbie che pullulano in tutto il territorio nazionale, e per promuovere l’organizzazione, l’autogestione, la resistenza e la ribellione.
Non ci siamo riusciti, ma dobbiamo continuare la nostra strada cercando altre forme, metodi e modi, con ingegno, creatività e audacia, per ottenere quello che vogliamo.
La nostra scommessa non è mai stata per la presa del Potere, ma fu e sarà sempre per l’organizzazione autogestionaria, l’autonomia, la ribellione e la resistenza, per la solidarietà e il mutuo sostegno e per la costruzione di un mondo fatto di democrazia, libertà e giustizia per tutti.
L’iniziativa per costituire il Consiglio Indigeno di Governo e proporre la sua portavoce, Marichuy, come candidata alla Presidenza della Repubblica, lanciata dal Congresso Nazionale Indigeno, ha effettuato una tappa in più. La prima tappa è consistita nella decisione che prese il Quinto Congresso Nazionale Indigeno, nel suo XX° Anniversario, durante il mese d’ottobre del 2016, di sottoporre a consultazione in tutti i popoli e comunità l’iniziativa sopra descritta. La seconda tappa è consistita nella consultazione all’interno del CNI sull’iniziativa per costituire il CIG e nominare la sua portavoce tra i mesi di ottobre e dicembre 2016. La terza tappa è culminata nell’Assemblea Costituente del CIG e nella nomina, per consenso di detta Assemblea, della sua portavoce María de Jesús Patricio Martínez, nel mese di maggio 2017. La quarta tappa è consistita nella raccolta delle firme a favore della nostra portavoce Marichuy, processo che abbiamo appena concluso.
Il nostro camminare prosegue. E la differenza fondamentale con le tappe anteriori è che ora siamo più popoli originari che camminano insieme, e, COSA PIU’ IMPORTANTE, ora siamo più persone, gruppi, collettivi e organizzazioni orientati a cercare in noi stessi e stesse le soluzioni che, lo sappiamo, non verranno mai dall’alto.
Questa tappa è stata caratterizzata dal coinvolgimento di più persone e settori, oltre i popoli originari e del CNI, in una lotta civile e pacifica, includente, per una causa giusta, con un orizzonte di trasformazione radicale della realtà che soffriamo tutte e tutti, con metodi legali, legittimi e onesti, e questo è qualcosa che non può dire nessuno dei membri della classe politica istituzionale.
Dinanzi al fatto indiscutibile che non abbiamo ottenuto il numero che, per legge, è necessario a continuare questa tappa, s’impone un’analisi e una valutazione che, com’è stato l’intero processo, sia collettiva, partecipativa, includente, onesta e verace.
Per tutto questo, e per altre cose per le quali non ci sono parole:
Primo: Ringraziamo di cuore tutte le persone che, in Messico e in altri paesi, hanno dato le loro firme. Ciascuna di esse è, per noi, un abbraccio e un’esortazione a continuare e a non abbatterci. Salutiamo tutte, tutti e ciascuno e, come risposta, riaffermiamo il nostro impegno a non mollare.
Secondo: Ringraziamo in maniera speciale chi, con o senza il ruolo di «ausiliari», ha compreso lo scopo della nostra iniziativa, l’ha fatta propria e ha impegnato tempo, risorse e lavoro sulla strada di creare, crescere e consolidare l’organizzazione collettiva e comunitaria, per affrontare in migliori condizioni la tormenta che già soffriamo tutte e tutti.
Terzo: Sia l’Associazione Civile “Llegó la hora del florecimiento de los pueblos”, sia il Congresso Nazionale Indigeno e l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, hanno iniziato, a livello interno, un’analisi seria e una valutazione di questa tappa che si è conclusa.
Quarto: Pensiamo che questa analisi e la sua valutazione non spetti solo a noi. Consideriamo che, posto che si sia convertito in uno sforzo collettivo che ha superato ampiamente gli orizzonti dei popoli originari, si deve consolidare quanto realizzato e mantenere il suo desiderio di costruire un altro modo di fare politica.
Per questo
CONVOCHIAMO
Individui, gruppi, collettivi, organizzazioni, nazioni, tribù, popoli e comunità della campagna e della città, indigene e non indigene, in Messico e in altri paesi, che si sono impegnati e hanno affrontato, col lavoro, la dedizione e l’onestà questo processo:
Perché facciate un’analisi e una valutazione, prendendo in considerazione gli obiettivi che il CNI e il CIG hanno reso pubblici a suo tempo, e, soprattutto, considerando gli obiettivi che voi stessi vi siete tracciati, e che ce le inviate al seguente indirizzo di posta elettronica:
valoraciones@congresonacionalindigena.org
Diciamo anche che, in forma parallela a queste analisi e valutazioni, la AC “Por el Florecimiento de los Pueblos”, il Congresso Nazionale Indigeno, il CIG e le sorelle e i fratelli zapatisti, inviteranno chi si è coinvolto in questo processo a una serie di attività pubbliche e aperte, per dare continuità a questa lotta che, lo sappiamo, è appena all’inizio. Queste attività saranno rese note a suo tempo da parte dei convocanti.
Vi invitiamo anche a realizzare, di propria iniziativa e secondo i vostri criteri, modi e tempi, attività di analisi e valutazione di quel che succede in Messico e nel mondo. Perché,come hanno detto più e più volte il CIG e la sua portavoce Marichuy, il nostro orizzonte non termina il 1 luglio del 2018 né si circoscrive solo al Messico.
La resistenza, la ribellione e l’impegno a costruire un mondo che contenga molti mondi è internazionale e non si limita né con i calendari né con le geografie di chi dall’alto ci sfrutta, ci disprezza, ci deruba e ci distrugge.
Messico, marzo 2018
MAI PIU’ UN MESSICO SENZA DI NOI
MAI PIU’ UN MONDO DI MORTE E DISTRUZIONE
CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO
CONSIGLIO INDIGENO DI GOVERNO
“LLEGO LA HORA DEL FLORECIMENTO DE LOS PUEBLOS”, A. C.
ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
Traduzione a cura dell’Associazione Ya Basta! Milano
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