ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
MESSICO
14 marzo 2016
Compas e non compas:
Vi scriviamo per dirvi delle attività di luglio, ottobre e dicembre di quest’anno 2016. Siccome abbiamo ricevuto poche domande, qui ci sono poche risposte e che si riferiscono solo al festival “CompArte per l’Umanità”:
– Quante sono le iscrizioni al festival delle arti?
Fino al 12 marzo 2016 si sono iscritti:
21 assistenti dal Messico e 5 da altri paesi.
99 partecipanti dal Messico e 30 da altri paesi (Cile, Argentina, Grecia, Canada, Unione Americana, Stato Spagnolo, Nuova Zelanda, Trinidad e Tobago, Guatemala, Colombia, Costa Rica, Brasile, Perù; Transfrontalieri, Uruguay, Francia, e la Comunità Sufi con musica islamica).
– Che tipo di attività o ambiti artistici si sono registrati fino ad ora?
Secondo le iscrizioni, fino ad ora sono questi: Rap, Poesia, Arti Visive, Danza Contemporanea, Pittura, Incisione, Letteratura-racconti, Teatro, Burattini, Ricamo, Fucina, Serigrafia, Fotografia, Documentario, Cinema, Scultura, Ceramica, Cortometraggio, Illustrazione, Reggae, Rock, Graffiti, Gastronomia, Danza Aerea, Muralismo, Musica, Musica, e ancora Musica.
– Com’è la questione delle “sedi alterne” del Festival “CompArte”?
Ci aspettiamo che le/i compas della Sexta in Messico e nel mondo comprendano, come si dice, il messaggio subliminale della convocazione ed organizzino nelle rispettive geografie e secondo i propri calendari, attività preliminari, parallele o successive ai festival-incontri convocati dalle/dagli zapatisti. Cioè, speriamo che, in località, regioni, zone o paesi, la Sexta organizzi festival ed incontri dove si dia spazio ed eco all’ambito artistico. E, ovviamente, anche dove si celebrino i 20 anni di esistenza in ribellione e resistenza del Congresso Nazionale Indigeno, e dove le/gli scienziati trovino un ascolto attento e pensiero critico.
– Per assistere, senza partecipare, al festival «CompArte» è necessario registrarsi? Sì, ma bisogna specificare che si partecipa solo come «assistente».
– Per assistere e partecipare al festival «CompArte» è necessario registrarsi? Sì, e vi chiediamo di specificare la forma della vostra partecipazione.
– Qual’è l’indirizzo e-mail per registrarsi al festival “CompArte per l’Umanità”?
La e-mail è: compArte@ezln.org.mx
– Potete ripetere le date ed i luoghi del festival “CompArte per l’Umanità”? No, sono già state indicate nel comunicato del 29 febbraio… Ok, ok, ok, allora:
Date: dal 17 al 30 luglio 2016
Luoghi:
Dal 17 al 22 luglio 2016 nel caracol di Oventik. Partecipazione riservata solo alle basi di appoggio zapatiste. Si può assistere liberamente come ascoltatori e spettatori, ma previa registrazione.
Dal 23 al 30 luglio 2016 presso il CIDECI di San Cristóbal Las Casas, Chiapas. Partecipano tutt@ le/gli artisti registrati. Si può assistere liberamente come ascoltatori e spettatori, ma previa registrazione.
– L’iscrizione come presenti o partecipanti, ha un costo? No.
– Pagherete voi (le/gli zapatisti) viaggio, vitto e alloggio? No.
– Secondo lo zapatismo, la gastronomia è un’arte? Dipende da come ognuno caratterizza la sua pratica. Nel caso della difficile arte culinaria, le insurgentas, come eco dell’8 marzo, parteciperanno con un menù… mmm… come dirvi? … sconcertante: «frullato di tamales e caffè con peperoncino» (attenzione: per il frullato di tamalesnon usano frullatore né altre macchine, ma solo il focolare e la loro «saggezza»). Io l’ho già subito… scusate… degustato ed è….. sì, sconcertante.
– Possono partecipare le/i bambine/i? Sì, i bambini possono iscriversi e partecipare o assistere. Le bambine, ci dispiace ma il termine è scaduto perché era entro l’8 marzo, quindi… eh? … ma … ah! … ok, ok, ok: anche le bambine possono iscriversi. Attenzione: tutt@ i minorenni dovranno essere accompagnati da madre o padre o tutore o tutrice o tutoroa.
– C’è qualche tipo di divieto in tali eventi? Sì, sono severamente proibiti la produzione, consumo e commercio di droghe e alcool. Se non siete capaci di fare arte o goderla senza assumere qualcosa prima o durante, avete sbagliato canale.
– Non ci sono ancora informazioni sulla Escuelita? No. Si stanno ancora esaminando le domande inviate dalle/dagli alunn@. Quando ci saranno, le/gli interessat@ saranno informati.
Per ora è tutto.
Subcomandante Insurgente Moisés. Subcomandante Insurgente Galeano.
Messico, marzo 2016
Dal quaderno di appunti del gatto-cane:
L’ORA DEL POLIZIOTTO (prima parte):
Uno.- In Messico, un paese dell’America latina che soffre, come tutti gli altri, la crisi mondiale, ma amplificata dalla solida triade di corruzione-inettitudine-ignoranza fatta governo, il funzionario responsabile dell’educazione pubblica, Aurelio Nuño Mayer, non riesce a nascondere la sua passione per la professione di poliziotto. Incoraggiato dai suoi compari, il signor Nuño crede di poter essere il candidato alla presidenza della repubblica per il suo partito, il Partito Rivoluzionario Istituzionale, se funge più da picchiatore assoldato, che da promotore dell’educazione messicana. Uso a proferire minacce, gestire il proprio corpo repressivo ed agire come un qualsiasi padrone degli inizi del capitalismo selvaggio, il signor Nuño prova un particolare piacere nel trasformare il magistero in destino, non di migliori scuole, preparazione e salari, ma destino di arbìtri, botte e licenziamenti. Svolge funzioni di ministro, giudice e boia; di ministro del lavoro (decreta licenziamenti senza indennità), ministro dell’interno (dispone a suo capriccio di poliziotti ed esercito), turpe comunicatore mediatico, pessimo costruttore di adesioni «spontanee», e tuitero in permanente «slow motion», il signor Nuño ha come unico merito curricolare l’essersi inserito nella banda di criminali che delinquono con diritto. Nonostante i suoi vestiti e le cravatte, la sua immagine ritoccata e costruita a Photoshop, il signor Nuño non può nascondere quello che è sempre stato: un triste e grigio poliziotto che ricava denaro e piacere reprimendo e umiliando. Il signor Nuño ha sempre desiderato essere un buon poliziotto, ma… nel momento in cui la caverna dei ladri sarà insufficiente ad accoglierne tanti, quando il suo protettore segreto cadrà, il signor Nuño dimostrerà anche di essere un buon corridore… quando si tratterà di fuggire.
Un altro uno.- Nella cosiddetta «massima casa di studi» di questo paese conosciuto durante i mondiali di calcio (anche se non oltre gli ottavi di finale) come «Messico», all’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) è arrivato alla poltrona più alta (e trampolino per poltrone governative), cioè, al rettorato, il signor Enrique Graue Wiechers. Oltre alla sua carriera accademica e professionale, è stato un burocrate dell’accademia e condotto per mano dallo psichiatra della famiglia Zedillo Ponce de León, il signor Graue ha conseguito un master in un’università nordamericana nota per aver inventato la bibita energetica «Gatorade», e questo dà un’idea della sua specializzazione in oftalmologia. Alcuni giorni fa, il signor Graue si è dichiarato «indignato» perché non è bastata la droga che la polizia «ha piantato» o «seminato» ad uno degli attivisti dell’Auditorium Che Guevara (che, inutilmente, le autorità universitarie vogliono chiamare «Justo Sierra»). Il signor Graue non si è indignato perché il budget federale destinato all’educazione superiore è insufficiente a dare una formazione a centinaia di migliaia di giovani; non si è nemmeno indignato per le condizioni di mercato alle quali è soggetto il personale accademico e amministrativo; né si è indignato perché la UNAM si è trasformata in un covo di malviventi, cioè, di burocrati che non sanno neppure scrivere correttamente il nome del proprio capoccia (cioè, del rettore); nemmeno si è indignato per la mancanza di sicurezza degli impiegati, accademici e studenti nei campus della UNAM (aggressioni, violenze sessuali, omicidi); non si è indignato perché un processo antidemocratico e da gangster abbia messo sulla poltrona più alta della «massima casa di studi» un grigio burocrate.
No, il signor Graue si è indignato perché la polizia non fa bene il lavoro di fabbricare colpevoli. E questo indigna molto il signor Graue perché lui, in tutta la sua vita, si è sempre sforzato di essere un buon poliziotto. Col suo indignato discorso da poliziotto (assecondato da persone che non sanno nemmeno dove diavolo si trovi l’auditorium Justo Sierra, e tanto meno il Che Guevara, il signor Graue detta cattedra: “il problema dell’educazione superiore in Messico è colpa della mensa vegetariana, del laboratorio di serigrafia, di panetteria, tra altre cose. Sono attività sovversive promosse da un gruppo di persone anarchiche, cioè sporche, brutte e cattive che contrastano con la pulizia ed il buon vestire della burocrazia universitaria. Non vendono nemmeno Gatorade, ma acqua di origine sconosciuta. Sono drogati (i funzionari alti, medi e bassi nascondono nei cassetti della scrivania la cocaina, il vetro, il cristallo, le pillole e perfino il crack e spinelli – anche nella burocrazia ci sono livelli, mio caro −), sono anarco-anarchici, non fanno parte della comunità universitaria (più di un funzionario inghiotte saliva) e quell’auditorium… l’auditorium… l’auditorium… segretario, presto, mi dica come si chiama l’auditorium che vogliamo sgomberare… ha sì, l’auditorium Justo Sierra della facoltà di medicina… eh?… non è a medicina?… eh? … stanno registrando? e ditemelo allora!… ok… che sta nella facoltà di Lettere e Filosofia di Acatlán… no?… nella Città Universitaria?… Non è nella CU dove giocano los pumas? … Da quelle parti non ci sono facoltà? be’, io conosco solo il palco del rettorato… bene, dovunque si trovi, deve essere «liberato» dalla polizia, chiaro, dalla polizia che semini per bene le prove e non da quegli storditi che non sono nemmeno capaci di sistemare un po’ d’erba in uno zainetto. Per questo, un gruppo d’élite dei miei funzionari terrà un corso su come sistemare stupefacenti nei portafogli. Sì, lo so che non sono la stessa cosa, ma noi non portiamo mica zainetti, ma portafogli. Ho detto… e gli applausi? … accendi il registratore! … no, quello spegnilo che mi rovini la corsa al gabinetto! l’altro! quello! Grazie, grazie ai veri universitari che sanno che l’università serve ad addomesticare, non ad insegnare né investigare! Grazie, grazie, grazie! com’è venuto? … eh? … e spegni quel dannato registratore!… no, non quello dei goyas, l’altro, quello che sta registrando!»
Il signor Graue è furioso, lui vuole solo essere un buon poliziotto…
In fede: guau-miau.
Gatto-cane.
Copyleft 2016. Permesso della Giunta di Buon Governo in stato di «torni domani, chissà, magari al prossimo turno, nel frattempo le racconto la storia dell’autonomia zapatista. La sa già? Bene, allora, come si dice, bisogna ripassarla fino a che non entra bene nella sua testa. Ha il suo quaderno di appunti? Scriva «resistenza e ribellione», o «ribellione e resistenza», è la stessa cosa, perché l’ordine delle «r» non compromette l’autonomia, non ha studiato matematica? Solo canzoni? No, guardi, c’è bisogno delle arti e delle scienze, altrimenti come si fa».
Traduzione «Maribel» – Bergamo
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