PAROLE DELLA COMANDANCIA GENERALE DELL’EZLN,
NELLA VOCE DEL SUBCOMANDANTE INSURGENTE MOISÉS,
NELL’OMAGGIO AL COMPAGNO GALEANO.
IL GIORNO 24 MAGGIO 2014
A LA REALIDAD, CHIAPAS, MESSICO
Compagne e compagni, comandanti, compagne e compagni basi di appoggio, miliziani, insurgentes tutti.
Compagni e compagne della sexta. Buon giorno o buona sera o buona notte a tutte e tutti secondo dove stanno.
Compagne e compagni, fratelli e sorelle.
Attraverso la mia voce parla la voce dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Attraverso la mia voce parlano il dolore e la rabbia di centinaia di migliaia di indigeni, uomini, donne, bambini e anziani dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Siamo qui con le compagne e i compagni de La Realidad per appoggiarli con tutta la nostra degna rabbia.
I compagni e le compagne della Sexta devono capire qualcosa. L’EZLN non si può intromettere, così come vuole, nelle comunità e nei governi autonomi. Perché noi, come EZLN, non parliamo a vanvera di “rispetto”, questa è la nostra pratica. L’EZLN come forza del popolo entra nei problemi delle comunità zapatiste solo se le autorità autonome lo chiedono. Facciamo così perché i militari, chiunque essi siano, sempre devono rispettare e servire il popolo, i civili.
Quando ci rendemmo conto del vile e crudele assassinio del nostro compagno Galeano, sentimmo molto dolore e molta rabbia. Ma non potevamo fare come volevamo, ma dovevamo rispettare e obbedire il nostro popolo, quale cammino dovevamo percorrere e cosa dovevamo fare come EZLN che siamo.
Il rispetto di cui abbiamo parlato, come Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, lo dobbiamo al popolo e alle autorità autonome Zapatiste, così contenemmo la rabbia e il dolore che avevamo.
Questo fino a quando ce lo chiese la Giunta del Buon Governo de La Realidad che ci disse: “Fin qui siamo arrivati noi, ora la Comandancia dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale intervenga affinché si faccia giustizia contro l’attacco e l’assassinio contro di noi e contro la nostra organizzazione zapatista”. Allora abbiamo potuto venire.
Con tutta la rabbia siamo venuti ad accompagnare le compagne e i compagni, per stare con loro, per investigare su questo vile assassinio, perché queste persone contras, paramilitari antizapatisti hanno quello che hanno per essere contro di noi , e si fanno passare come se fossero zapatisti e così ottengono i loro progetti, dicendo che sono rappresentanti zapatisti. Sappiamo chi sono costoro e con chi, del mal governo, parlano. Sappiamo che sono gli sciocchi del malgoverno che ci cascano credendo che stanno parlando con noi.
Qui glielo diciamo ancora a questo fottuto malgoverno:
NON siamo mendicanti.
Non riceviamo gli avanzi della loro tavola.
Non cerchiamo, né riceviamo briciole.
Cerchiamo di governarci con il nostro popolo del Messico con Giustizia , Libertà e Democrazia.
Non sono gli zapatisti che parlano con loro.
Non parlano con il malgoverno né oggi né mai.
Non abbiamo la seppur minima fiducia di questi senza cervello.
A noi non ci importa che trattino quelli del malgoverno come stupidi e li ingannino con frottole da venduti. Perché così sono i malgoverni: gente ignorante e stupida, che non ha l’intelligenza per governare, hanno solo mani grandi per rubare. E’ così come lo dimostrano e l’hanno dimostrato i presidenti municipali, i reggenti, il Manuel Velasco, il Peña Nieto. Tutti loro, di qualunque partito appartengano, sono ignoranti che si muovono solo quando c’è da rubare e si pettinano, si fanno belli per fare la foto che andrà sulla stampa prezzolata. Così lo abbiamo vissuto da più di 71 anni del PRI, nei 12 anni del PAN e ora continuano con il PRI. Inoltre è quello che si vede nei governi locali da dove passano gli altri partiti come il verde ecologista, quello della rivoluzione democratica, il partito del lavoro, il movimento cittadino e qualsiasi altro che hanno e che avranno dei politici professionali.
Compagne e compagni:
La rabbia che abbiamo è contro il capitalismo.
Perché quello che fecero al compagno Galeano fu per mano del capitalismo. E qualsiasi cosa fanno o assassinano a un altro compagno di questa comunità, questa viene pianificata dal mal governo contro di noi come organizzazione EZLN.
Quando vediamo il compagno Galeano, vediamo gli assassini e vediamo anche chi sta dietro questi assassini:
É Velasco e chi sta dietro Velasco è Peña Nieto e chi sta dietro il vendi patria del Peña Nieto è il gran capitale che è il vero criminale disumano del capitalismo neoliberale.
Si stanno lavando le mani o si laveranno le mani. E’ stata una mascherata il fatto che arrestarono questo o quello che sia.
Perché non lo fanno perché ci sia giustizia e perché paghino gli assassini ma per tentare di calmare la grande ondata di dolore e rabbia che si alzò in tutto il mondo. Ossia lo fanno per tranquillizzare a gente come voi, compagne e compagni della Sexta e alunni e alunne della escuelita di tutto il mondo.
Perché sono loro quelli che organizzarono tutto, per fare quello che hanno fatto con noi. Così fecero. Una tal Florinda Santis di qui de La Realidad, antizapatista e Reggente del PAN a Las Margaritas. E’ lei e altri che li chiamarono per offrire loro denaro che viene dal mal governo. Questa tal Florinda si mette d’accordo con il tale commissario per la pace e si riunisce con gli ex governatori, presidente municipale, governo statale, deputati e senatori e il governo federale. Da tempo prima andavano pianificando insieme. Il tal malvagio Luis H. Alvares. Si riuniva con questa tal Florinda e un certo Carmelino per portare avanti il vile e crudele lavoro paramilitare con queste persone vendute de La Realidad.
Così tra gli uni e gli altri di questi parassiti prepararono il piano insieme a questa gente de La Realidad che, alla fine, divennero gli esecutori, senza rendersi conto di come venivano usati.
Perché come possono vedere questa Florinda Santis, così li orientò, gli diede le istruzioni: “Se fate in modo che gli zapatisti abbiano più problemi con voi, vi procuriamo più denaro, più progetti e vi procuriamo delle armi”. E realizzarono la provocazione fino ad arrivare alla imboscata e uccidere quelli che capitavano sotto mano.
E così fu. Visto che lei sapeva coloro già non sono zapatisti li chiama per organizzarli. E la reggente si mette d’accordo con tutti i governi li porta davanti alle autorità e al governo, li copre di denaro, di progetti e armi. Più impegno ci mettono con queste autorità e più vedono che sono appoggiati dal malgoverno.
Ora che già hanno ucciso, la stessa Florinda torna a ingannare. I malgoverni hanno bisogno di pulire il crimine affinché non appaia che furono loro a pianificare, organizzare e finanziare tutto. Devono fare in modo che si arrestino gli assassini in modo che si sappia che non furono loro.
Ma la verità è che furono loro. E’ come un filo o una catena, una dopo l’altra: Florinda la reggente, dirigenti della CIOAC, presidente municipale, governatore, ex governatori che erano d’accordo che si passasse il denaro ai paramilitari e stavano molto in silenzio e ora parlano ma per difendere i criminali e sicuro che questo vale anche per quello che dice di essere il Commissario di Pace che ha mandato gente a offrire denaro e appoggio a dirigenti dell’EZLN in cambio di passare informazioni se il Subcomandante Insurgente Marcos sta molto ammalato, o se già è morto. Ma già avete visto con i vostri occhi se il Sup Marcos è molto ammalato o se è morto. E cosi fanno anche deputati e senatori e il governo federale. Tutta la forza dei malgoverni l’hanno messa in questo attacco criminale e vengono anche appoggiati, in questo piano, da gente che si dice di sinistra, progressista e democratica.
Compagni e compagne:
Il mal governo ha il piano di assassinare l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale .
Il malgoverno vuole e continua a desiderare che diventiamo come loro che sono macchiati del sangue di un compagno lottatore che non si vendette e non si arrese, non cambiò direzione.
Perché questi uomini e donne ingannati, manipolati stanno obbedendo ai mal governi dei tre livelli. Vedano loro stessi quelloche dicevano quando portarono a termine l’assassinio. Dicevano. “Venite donne, portiamo qualcosa , machete, bastoni, pietre per appoggiare i nostri uomini. Ricordiamoci che così ci ha detto il governo, per questo stiamo ricevendo il Programma di Opportunità”. Così gridavano, così dicevano.
I mal governi pensano e vogliono che ci ammazziamo tra di noi indigeni,.
Vogliono che perdiamo la nostra testa, vogliono che siamo più pazzi di loro , vogliono che siamo più assassini di come sono loro, per poter dire ai mezzi di comunicazione venduti e che hanno comprato che questo è un problema intercomunitario.
I mal governi pensano e vogliono organizzare la gente e dicono loro “Ammazzate gli zapatisti con qualsiasi pretesto così si stancano della loro lotta di liberazione nazionale” . Il piano di questi assassini era quello di assassinarci, sotterrarci, ucciderci tutti.
E continueranno a provarci una volta e un’altra volta ancora e continueranno con questo.
Perché dicono: que vanno a prendere il caracol”. Così cercheranno di fare con tutti i caracoles.
Pensano che con l’assassinio di un compagno come Galeano, va a finire la lotta, la nostra organizzazione. Ma NON È COSÌ.
Per questo siamo qui, perché sia chiaro che la lotta zapatista NON FINISCE.
Vogliono che finisca l’esempio della nostra lotta, pensano che abbiamo paura che ci ammazzino.
Noi sappiamo che siamo disposti a morire se è necessario così come i compagni caduti nell’anno 1994 che sapevano perché andavano a morire. E continuiamo la nostra lotta come continuò a farla il nostro Compagno Galeano, perché lui segui l’esempio dei nostri compagni caduti. Così noi seguiamo l’esempio del nostro compagno Galeano. Per loro siamo esempio in Messico e nel mondo.
Compagne e compagni:
Il nostro dovere principale come EZLN sono le comunità zapatiste, i nostri compagni e compagne base di appoggio. Se loro hanno un problema è la prima cosa che vediamo e cerchiamo di appoggiare. Noi non diciamo che venga un altro giorno o lo vediamo dopo o altro pretesto.
Per questo abbiamo sospeso la nostra partecipazione con i compagni del Congresso Nazionale Indigeno e l’omaggio al compagno Luis Villoro.
Non potevamo stare in due luoghi nello stesso tempo. Non potevamo seguire questo grave problema e nello stesso tempo occuparci di ospitare migliaia che avrebbero partecipato a questi incontri venendo da tutto il mondo. Quindi abbiamo dovuto scegliere e abbiamo scelto il nostro popolo.
Siamo venuti fino a La Realidad, il paese del compagno Galeano e della sua famiglia e dei suoi compagne e compagni, dove sta la rabbia e il dolore. Come compagni che siamo e zapatisti veri che siamo, dovevamo stare con le compagne e i compagni e sospendemmo i lavori. Non siamo andati passeggiando in altri luoghi, per esempio all’estero, facendo discorsi .
Perché la cosa più importante per noi sono le compagne e i compagni delle comunità.
Loro sono la nostra forza, nostro alimento, nostro destino.
Loro sono noi.
Compagne e compagni:
Siamo venuti a dissotterrare il nostro compagno Galeano. Tra poco potranno vedere come.
Queste persone che lo hanno assassinato sono sole, sono macchiate dal sangue pulito e puro di un lottatore. Per questo mai potranno lavarsi. Stanno facendo il lavoro del demonio di Peña Nieto e di Velasco, del demonio del capitalismo neoliberale.
Stanno obbedendo agli ordini del supremo paramilitare che è Peña Nieto e Velasco che perseguitano il popolo, le donne e gli uomini che lottano.
Perseguitano le donne e gli uomini güeros [di pelle bianca NdT], perché ci sono compagne e compagni güeros e güeras che sono in basso e a sinistra.
Perché è chiaro quello che vogliamo, quello che cerchiamo per questo paese e forse per il mondo: quello che diciamo: “Il popolo comanda e il governo obbedisce”.
Andiamo a sotterrare poco a poco questo sistema capitalista ingiusto, fottuto, sorpassato, disuguale, che già puzza e inquina con il suo marciume tutto il mondo.
Siamo mille e mille le zapatiste e gli zapatisti. In questo momento ci sono compagne e compagni nei caracoles che stanno facendo omaggio al compagno Galeano perché non sono potuti venire fin qui.
Ci sono anche compagne e compagni che stanno manifestando e protestando in varie parti del Messico, in varie città di altri paesi. Perché vedono che quello che stiamo costruendo è una alternativa, vedono che è un altro tipo di sistema di un mondo nuovo. Si rendono conto che davvero siamo anticapitalisti.
Per questo fu così tanto crudele la forma con cui assassinarono il compagno Galeano perché così glielo ordinò, così disse loro il mal governo di Peña Nieto e Velasco. E devono obbedire perché per questo sono pagati.
La disgrazia è che c’è gente con la testa fottuta e putrida che non pensano ai loro figli e figlie, che li abbandonano per fare il lavoro per conto di questi criminali. Perché è necessario che si faccia giustizia.
Compagne e compagni:
I mal governi non ci rispettano come indigeni come noi siamo. Ci vedono come cani e pensano che siamo cani perché i cani si mordono tra di loro e si ammazzano tra di loro finché uno vince.
Noi diciamo chiaro “Non siamo cani.
Siamo una organizzazione che lotta per la Liberazione Nazionale, anticapitalista. Lottiamo per la Libertà, Giustizia e la Democrazia. Lottiamo per un mondo migliore, un mondo dove possano entrare tutti i mondi.
Non permetteremo che ci facciano cambiare strada che è quello che vogliono questi brutti stronzi, mal partoriti dei mal governi”.
Ci da dolore e tristezza quello che fecero al nostro compagno Galeano, ma NON andiamo a macchiarci con il male di fronte al male.
Perché lottiamo per la giustizia, per milioni di esseri viventi di questo paese e vogliamo e cerchiamo giustizia per i secoli dei secoli e per sempre e non come questi mal chiamati governi capitalisti che non sanno cos’è la giustizia perché essi sono gli stessi che commettono le ingiustizie.
Continueremo il lavoro che ci ha lasciato il compagno Galeano e andiamo a farlo con la giusta e degna rabbia che ci lasciò, il popolo comanda e il governo obbedisce.
Come lui lo fece, con l’esempio dei compagni caduti nell’anno 1994. Dobbiamo seguirlo. Seguiremo l’esempio delle compagne e dei compagni qualsiasi caduti, non importa se erano comandanti o non comandanti.
Abbiamo davanti molta strada per guadagnare la libertà del nostro popolo del Messico, non come dicono loro che ci sono solo due strade: le elezioni o le armi.
Abbiamo visto durante questi 20 anni che quando dialoghiamo con questi vende patria non è servito a niente. Nessuno dei tre poteri parassiti attuarono quello che avevano detto nel dialogo.
Il dialogo che ci è servito è quello con la gente che sta in basso e a sinistra e che ora sono le compagne e i compagni della Sexta, le compagne e i compagni dei mezzi di comunicazione liberi e alternativi che alcuni stanno qui e altri non poterono venire.
A questo è servito il dialogo con il popolo del Messico e del mondo: ascoltare e apprendere. E ora, questo dialogo di ascolto, è toccato a migliaia di compagne e compagni attraverso la nostra escuelita. Ossia ci stiamo dando il turno a dialogare: comandi e basi con quelli in basso e a sinistra. All’inizio toccava ai comandanti dialogare e ora alle nostre compagne e ai nostri compagni delle comunità gli tocca dialogare. Questa è la verità compagne e compagni. Ossia stiamo diventando tutti e tutte come buoni rappresentanti, come abbiano detto “Il popolo comanda e il governo obbedisce”.
Per questo noi come zapatisti non siamo per lottare al fine di prender il potere né con le elezioni, né con le armi. Ma siamo perché il popolo decida il suo cammino e lo faccia senza partiti politici che lo inganna e non lo rispetta e per difendere il nostro popolo.
Compagne e compagni:
La gente della CIOAC cosa fanno oltre al lavoro di essere paramilitari? E a chi serve questo? Ai ricchi difendendo quelli che li sfruttano. E di questo sono responsabili i loro lider, sia statali che nazionali che dicono di essere.
E’ certo: i lider statali e nazionali stavano nella pianificazione ed erano d’accordo con la “Crociata Nazionale contro la fame”. Perché li è dove c’è il denaro per rubare quello che è del popolo. Sono gli avanzi della ruberia quello che va al popolo. Cosi vivono, di questo vivono i lider. Non è un piano contro la fame, è un piano di controinsurrezione.
Tutti i grandi e piccoli lider è li dove apprendono a orientare male al popolo, è li dove apprendono a essere mafiosi, imbroglioni, manipolatori.
Ascoltino quello che è la CIOAC: CIOAC della comunità 20 deNoviembre attaccarono i compagni della comunità 10 de Abril del caracol di Morelia pochi mesi fa. Quelli della CIOAC erano già entrati nella terra recuperata che confina con i compagni del territorio de La Realidad con Morelia, circa una anno fa. Quelli della CIOAC attaccarono la gente di Guadalupe Los Altos lungo il fiume Euseba con pallottole, circa un mese fa. La CIOAC attaccò sparando alla gente di San José Las Palmas vicino a Las Margaritas ancora circa un mese fa. Quelli della CIOAC, circa 15 giorni fa, si scontrarono con la gente del Ejido Miguel Hidalgo Municipio de Las Margaritas.
Quelli della CIOAC si scontrarono con la loro stessa gente nel Municipio Rayon Norte del Chiapas dove ci fu un morto.
Quelli della CIOAC il 2 di maggio attaccarono, in una imboscata, i compagni de La Realidad, li dove assassinarono, in forma crudele, il compagno Galeano.
Questo è la CIOAC: paramilitari, diretti dai lider paramilitari Los Luises, con i loro capi supremi Peña Nieto e Velasco. Perché cosi dicono i loro padroni del neoliberalismo che sono complici loro.
Allora ci domandiamo: “Che futuro insegnano ai loro figli questa gente della CIOAC? Di essere paramilitari?” O essere assassini? In cambio di denaro per uccidere quelli del proprio popolo.
Questo è quello che hanno preparato i mal governi. Vanno a continuare così in qualsiasi caracol. Sono preparati contro di noi perché si stanno rendendo conto che rimane poca vita al sistema di malgoverni. Per questo cercano di fare qualsiasi cosa , per brutale che sia, contro di noi le zapatiste e gli zapatisti.
Qui a La Realidad il mal governo pianificò e attuò per tentare di assassinare l’EZLN perché noi stiamo costruendo un altro SISTEMA DI GOVERNO, contro l’altro mal SISTEMA capitalista.
Per loro siamo il gran nemico principale ed è la verità che siano loro nemici perché ya basta!. E con il nostro ya basta! c’è il “comandare obbedendo” dove il governo non governa ma il popolo governa e quelli che sono nel governo sono servitori.
Per questo quelli del mal governo pianificano, organizzano, spendono milioni per questo, comprano gente affinché vengano ad assassinarci.
Per questo non dobbiamo sbagliarci: il nemico è quello in alto. Solo se li tiriamo giù cessano di essere il nemico.
Con gli assassini ingannati sì si farà giustizia. Di tutto questo poi lo spieghiamo meglio.
Noi non ci vendichiamo, ci vendicheremo ma contro il capitalismo.
Compagne e compagni:
In verità non sappiamo parlare bene lo spagnolo, non sappiamo scrivere bene, non sappiamo leggere bene i libri, perché ci sono libri buoni e ci sono quelli che di fatto non servono perché anziché orientare ti confondono.
Ma noi leggiamo molto bene la situazione brutta, bruttissima in cui noi messicani viviamo in questo paese e in altri paesi del mondo.
La leggiamo pensando, ascoltando la gente in basso e a sinistra. E con questa lettura andiamo pensando come deve essere una vita migliore, cioè un altro sistema migliore.
Lo spagnolo lo parliamo con molto sforzo per svegliare quelli in basso e a sinistra, per condividere la nostra idea di una costruzione di come governarci nella campagna e nella città.
Per mostrare quello che siamo e apprendere dall’esempio della lotta di altri.
Alcuni scrivono molto perché non appresero nulla nel ministero dell’educazione pubblica, ma si misero solo la penna nel taschino della camicia e solo questo impararono.
Ma noi scriviamo con l’esempio e la pratica delle nostre compagne e compagni. Chiaro, ora sanno scrivere, già costruirono le loro scuole autonome.
Per questo diciamo chiaro che non è un problema se sappiamo o non sappiamo scrivere e parlare spagnolo, se sappiamo o non sappiamo leggere in spagnolo, se sappiamo molto o poco lo spagnolo, perché si cerca e si libera il pensiero e la pratica e così si va migliorando e correggendoci.
E così che le compagne e i compagni basi di appoggio zapatista scrivono nella pratica con la loro creazione di un nuovo sistema di governo contro l’altro mal sistema. Questa è la verità compagne e compagni della Sexta.
Senza sapere dove va la virgola, gli accenti, i segni e altre cose ma sappiamo quale sistema nuovo ha bisogno questo paese. O no compagne e compagni?
Compagne e compagni della Sexta. Lottiamo, lavoriamo, parliamo tra noi che siamo in basso. Non guardiamo più verso l’alto. Li non ci sono occhi né orecchie. Li non c’è rispetto.
Guardino, è come con i mezzi di comunicazione pagati: se lì cerchi informazione su come sta il mal sistema di questo paese non trovi nulla, perché non viene fuori niente.
Questo si; tutti i giorni escono note e notizie dei mal governi, perché sono pagati con migliaia di pesos. Che il Messico sta migliorando grazie a questo governo e quando ti giri per guardare in basso per vedere se è vero quello che dicono i mezzi di comunicazione ben pagati, vedi che è totalmente il contrario.
Quindi bisogna guardare in basso.
Cioè, se vogliamo sapere come lottano altri fratelli di altri paesi bisogna andare a leggere e ascoltare i mezzi di comunicazione alternativi o liberi. “Ascoltatori” li chiamiamo noi. Perché loro ascoltano e diffondono quello che hanno ascoltato senza cambiare nulla e lo mandano per altri lati affinché altre e altri, come noi zapatisti, apprendiamo dalle altre lotte, le ascoltiamo e le appoggiamo.
Cosi che avanzino compagni dei mezzi di comunicazione liberi in basso e a sinistra.
E’ come adesso. Se vogliamo sapere come e cosa stanno facendo ora le compagne e i compagni della Sexta, lo troviamo solo nei mezzi di comunicazione alternativi. Nei mezzi pagati non c’è niente. Perché? Perché non c’è paga in queste notizie. E così per quanto siano a sinistra e rivoluzionari, ci sono quelli che tengono una gamba da una parte e una gamba dall’altra. Però è così. La dignità è quella che a loro manca.
Nei mezzi di comunicazione alternativi è dove ci siamo resi conto delle mobilitazioni dei compagni della Sexta, dove abbracciano la famiglia del compagno Galeano, salutano e abbracciano le compagne e i compagni de La Realidad con dignità e rabbia sia del Messico come di altri paesi del mondo. Così sappiamo delle mobilitazioni in tutti gli angoli del mondo per appoggiare, abbracciare la famiglia e i compagni del compa Galeano.
In Messico abbiamo visto molte altre proteste nelle città e molte altre forme di protestare nelle pagine di internet e e di twitter, così come lo chiamano, e che in tutto il mondo si incontrano tra di loro.
Compagni tutte e tutti siamo a La Realidad per la realtà che hanno fatto i mal governi che vogliono assassinarci e distruggere quello che si sta costruendo qui ne La Realidad e diciamo al malgoverno: “Il Popolo Zapatista de la Realidad mai permetterà che la distruggano” Sarà un giorno una realtà in questo paese quello che si sta costruendo qui ne La Realidad. Se non poterono finirci all’alba del 1° di gennaio del 1994 ancor meno ora. Perché è nostro impegno liberare questo paese , passi quello che passa, costi quello che ci costa e venga quello che viene.
Dalle montagne del sud est messicano
Per i Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno – Comando Generale del
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Subcomandante Insurgente Moisés
Maggio 2014, La Realidad per la realtà di questo paese che un giorno sarà realtà in tutto il mondo. Oggi, anno 20 della guerra contro l’oblio.
Traduzione da parte di Gianfranco di Ya Basta Milano-Italia
da
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