Comunicato del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno. Comando Generale dell’Esercito Zapatista di
Liberazione Nazionale, Messico.
25 dicembre 2005
Al popolo del Messico:
Agli aderenti all’Altra Campagna:
Ai popoli del mondo:
Fratelli e sorelle:
Compagni e compagne:
L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale segnala quanto segue:
Primo . All’avvicinarsi dell’avvio della partecipazione diretta all’Altra Campagna dell’EZLN attraverso la sua commissione sesta e insieme a migliaia di messican@, cresce il clima di vessazione, minaccia e persecuzione contro chi è impegnato in questa iniziativa.
Secondo . In Chiapas, hanno ricevuto attacchi diretti e minacce i compagni Gustavo Jiménez e Gabriel Ramírez, oltre ai compagni del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas e dell’organizzazione “Maderas del Pueblo”. In altri posti del nostro paese accadono minacce ed attacchi simili, come la detenzione a Oaxaca di Joel Aquino, le continue aggressioni contro i fratelli che nello stato di Guerrero si oppongono alla costruzione della diga di La Parota e alla chiusura o tentativi di chiusura delle radio comunitarie indigene.
Terzo . Nelle zone chiapaneche delle diverse giunte di buon governo zapatiste cresce la belligeranza delle organizzazioni corporative del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) e del suo vergognoso fratello, il
Partito della Rivoluzione Democratica (PRD).
Quarto . Nel caso del PRI, la cosiddetta Opdicch avanza nella sua formazione di gruppo paramilitare, con l’accondiscendenza dei governi federale e statale del Chiapas, e monta provocazioni in diversi punti della selva Lacandona. Nello zona nord, organizzazioni priiste minacciano costantemente le basi di appoggio zapatiste e membri di altre organizzazioni sorelle.
Quinto . La cosiddetta Cioac-storica, filiale del PRD, vorrebbe presentare disgrazie provocate, incoraggiate e perpetrate dalla sua dirigenza, come se fossero realizzate dalle basi di appoggio zapatiste. I dirigenti della Cioac-storica, uno degli appoggi della campagna di López Obrador nello stato, usano le morti i loro compagni (assassinati dagli stessi membri della
Cioac) con l’obiettivo di guadagnare poltrone nelle prossime elezioni in Chiapas, mentre centinaia di profughi, donne, uomini, bambini ed anziani membri della loro organizzazione, sono senza cibo né tetto.
Sesto . Tutto questo è occultato dalla cattiva e tragicomica commedia delle elezioni dell’alto con un doppio obiettivo: disfarsi di tutto ciò che non è nella logica dell’alto; e presentare, all’opinione internazionale, l’apparenza di “normalità democratica”
del clima elettorale.
Settimo . L’EZLN invita tutt@ gli/le aderenti alla Sesta e all’Altra Campagna ad alzare la propria voce di protesta, a solidarizzare con tutt@ coloro che hanno subito aggressioni, persecuzioni e minacce e non interrompano l’opera di costruzione di un movimento
nazionale anticapitalista e di sinistra.
Democrazia!
Libertà!
Giustizia!
Dalle montagne del sudest messicano.
Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale e Commissione Sesta
dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Subcomandante insurgente Marcos
Messico, dicembre 2005
(Traduzione Comitato Chiapas “Maribel” – Bergamo)
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