PAROLE DEL COMANDANTE DAVID
COMPAGNI E COMPAGNE, FRATELLI E SORELLE INDIGENI, DEL MESSICO E DEL MONDO ED A TUTTI E TUTTE QUELLI CHE FANNO LORO LA SESTA DICHIARAZIONE
A NOME DEL CCRI-CG DELL’EZLN VI DICIAMO QUANTO SEGUE:
COME INDIGENI DEL NOSTRO PAESE, IL MESSICO, E DI TUTTO IL NOSTRO CONTINENTE SIAMO QUELLI AI QUALI È STATO NEGATO TUTTO, PERSINO LA NOSTRA ESISTENZA.
DALLA CONQUISTA FINO AI NOSTRI GIORNI, CI HANNO DOMINATI, CI HANNO SPOGLIATI DI TUTTA LA NOSTRA RICCHEZZA, DELLA NOSTRA SCIENZA E DELLA NOSTRA CULTURA MILLENARIA.
PER PIÙ DI 500 ANNI CI HANNO UMILIATO, CI HANNO FATTO TACERE E HANNO TENTATO DI STERMINARCI MA DURANTE LUNGHI ANNI DI DOLORE E SOFFERENZE CI HANNO INSEGNATO A RESISTERE, PER QUESTO NON HANNO POTUTO SPEGNERE LA NOSTRA LOTTA, LA NOSTRA RESISTENZA, LA NOSTRA RIBELLIONE E LA NOSTRA INDIGNAZIONE CONTRO LE INGIUSTIZIE E LA SOTTOMISSIONE.
LA FURIA E LA RIBELLIONE DEI POPOLI INDIGENI DEL MESSICO E DI TUTTA L’AMERICA È STATA ALIMENTATA DAGLI STESSI CONQUISTATORI E DAI LORO DISCENDENTI CON LE LORO CRUDELTÀ E BARBARIE CONTRO GLI INDIGENI.
I NOSTRI POPOLI NON SI DIMENTICANO DELLA LORO STORIA, DEL LORO DOLORE E DELLA LORO LOTTA, SONO CONSERVATI NEL CUORE E NEL PENSIERO DI TUTTI NOI CHE SIAMO STATI I PRIMI IN QUESTE TERRE MESSICANE E DELL’AMERICA; PERCHÉ LA VITA ED IL SANGUE DI MOLTI MILIONI DI FRATELLI INDIGENI CADUTI E MASSACRATI CONTINUANO A RECLAMARE GIUSTIZIA E LIBERTÀ. PER QUESTO MOTIVO DURANTE PIÙ DI 500 ANNI DI STORIA DOLOROSA CI SONO STATI MOVIMENTI, LOTTE DI RESISTENZA E GUERRE DEGLI INDIGENI CONTRO I LORO OPPRESSORI ED I CATTIVI GOVERNANTI.
NEL CASO DEL NOSTRO AMATO PAESE, IL MESSICO, DALLA CONQUISTA FINO AI NOSTRI GIORNI È STATO MACCHIATO E CONCIMATO CON IL SANGUE DI MILIONI DI INDIGENI.
NEL TEMPO DELLA CONQUISTA CADDERO MOLTE MIGLIAIA DI INDIGENI E CENTINAIA DI MIGLIAIA FURONO SCHIACCIATI NELLA SCHIAVITÙ.
AI TEMPI DELLA GUERRA D’INDIPENDENZA DEL 1810 CON A CAPO IL PADRE HIDALGO, SIAMO STATI NOI INDIGENI QUELLI CHE ABBIAMO VERSATO PIÙ SANGUE PER L’INDIPENDENZA E LA LIBERTÀ DELLA NOSTRA PATRIA.
PROPRIO OGGI, 16 SETTEMBRE 2005, RICORDIAMO CON ORGOGLIO I NOSTRI FRATELLI INDIGENI CADUTI E TUTTI QUELLI CHE HANNO DATO LA VITA NEL TENTATIVO DI DARCI LA LIBERTÀ E L’INDIPENDENZA.
MA DOPO QUELLA GUERRA D’INDIPENDENZA E DI LIBERTÀ NOI INDIGENI CONTINUIAMO AD OCCUPARE LO STESSO POSTO DI SCHIAVI, DI POVERI, DI UMILIATI E DI DIMENTICATI, HANNO IGNORATO IL SANGUE DEI NOSTRI CADUTI E L’ESISTENZA DI COLORO CHE SONO SOPRAVVISSUTI.
INSOMMA NON C’È STATA NÉ LIBERTÀ NÉ INDIPENDENZA PER GLI INDIGENI, HANNO SOLO CAMBIATO DI PADRONE E SIGNORE.
NELLE LEGGI CHE SI ELABORARONO A QUEI TEMPI NON FUMMO INCLUSI NÉ RICONOSCIUTI.
QUINDI LA RIVOLUZIONE DI 1910, SIAMO DI NUOVO NOI, INDIGENI E CONTADINI, QUELLI CHE VERSIAMO PIÙ SANGUE E DIAMO LA VITA PER TERRA E LIBERTÀ PERCHÉ SONO STATI I NOSTRI FRATELLI INDIGENI E CONTADINI QUELLI CHE HANNO LOTTATO CON VALORE ED EROISMO, SENZA PAURA DI PERDERE PURE LA PROPRIA VITA.
MA DOPO QUELLA RIVOLUZIONE NON CI FU NÉ TERRA NÉ LIBERTÀ PER GLI INDIGENI E CONTADINI.
QUELLI CHE SALIRONO AL POTERE IN NOME DELLA RIVOLUZIONE DOPO L’ASSASSINIO DEL NOSTRO GENERALE EMILIANO ZAPATA SI SONO DI NUOVO DIMENTICATI DEGLI INDIGENI ED HANNO ELABORATO LEGGI COME LA COSTITUZIONE DEL 1917, DOVE NON SIAMO STATI DI NUOVO NÉ INCLUSI NÉ RICONOSCIUTI.
COME INDIGENI E CONTADINI CONTINUIAMO A VIVERE COME SEMPRE O FREGATI ANCORA DI PIÙ PERCHÉ NON ABBIAMO DIRITTO A NIENTE NÉ ALLA TERRA NÉ ALLA SALUTE, ALL’EDUCAZIONE, ALL’ALIMENTAZIONE, AD UNA VITA DEGNA NÉ AD ESSERE RISPETTATI.
E COSÌ SONO PASSATE LOTTE E RIVOLUZIONI E NOI, INDIGENI E CONTADINI, SIAMO RIMASTI SEMPRE ALLO STESSO MODO. SEMPRE MESSI DA PARTE, SEMPRE EMARGINATI E DIMENTICATI.
COMPAGNI E COMPAGNE, FRATELLI E SORELLE, QUESTA TRISTE STORIA CHE DA SECOLI VIVIAMO, NON DOBBIAMO PIÙ PERMETTERE CHE SI CONTINUI A RIPETERE, NON DOBBIAMO PERMETTERE MAI PIÙ CHE SI CONTINUINO A BURLARE DI NOI.
TUTTI NOI, INDIGENI, CONTADINI E TUTTI NOI UOMINI E DONNE ONESTI, CHE ABITIAMO LA NOSTRA PATRIA MESSICANA, IL NOSTRO CONTINENTE ED IL NOSTRO MONDO INTERO, ABBIAMO IL DIRITTO ED IL DOVERE DI CAMBIARE QUESTA REALTÀ E DI COSTRUIRE UNA NUOVA STORIA, LA STORIA DELL’UMANITÀ, LA STORIA DEL MONDO.
PER QUESTO, IN QUESTA LOTTA CHE PORTIAMO AVANTI NOI ZAPATISTI E QUESTO GRANDE MOVIMENTO CHE STIAMO COSTRUENDO INSIEME A TUTTI GLI INDIGENI ED AI CONTADINI, NON CONTINUEREMO PIÙ A RIMANERE ESCLUSI, SAREMO UNA PARTE IMPORTANTE DELLA STORIA E DELLE NAZIONI.
PER QUESTO, SIA COME SIA, E COME SI RIESCA, CONQUISTEREMO IL POSTO CHE CI COMPETE E CHE MERITIAMO COME INDIGENI E CONTADINI E TUTTI COLORO CHE SONO
SFRUTTATI: LA LOTTA È NOSTRA E LA PATRIA È NOSTRA E LA STORIA È NOSTRA.
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PAROLE DELLA COMANDANTE ESTHER
BUONA NOTTE COMPAGNE E COMPAGNI
A NOME DEL COMITATO CLANDESTINO RIVOLUZIONARIO INDIGENO – COMANDO GENERALE DELL’ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
VOGLIAMO DIRE ALCUNE PAROLE A TUTTE LE DONNE PRESENTI E NON PRESENTI, A QUELLE CHE SI SONO UNITE ALLA SESTA DICHIARAZIONE DELLA SELVA LACANDONA.
DOBBIAMO CONTINUARE A LOTTARE COME DONNE PER DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI PERCHÉ PER PIÙ DI 500 ANNI I MAL GOVERNANTI ED I POTENTI CI HA NEGATO IL DIRITTO ED IL POSTO CHE CI COMPETE COME PERSONE.
E CI HANNO TRATTATO COME UN OGGETTO E COSÌ L’HANNO IMPOSTO AI NOSTRI GENITORI ED AI NOSTRI NONNI, PER QUESTO ORA ALCUNI DEI NOSTRI GENITORI, FRATELLI E MARITI CI DICONO CHE NON SERVIAMO E CHE SOLO SERVIAMO PER CURARE I FIGLI E CURARE LA CASA E CHE SIAMO DEBOLI CHE NON SAPPIAMO NÉ PENSARE NÉ PRENDERE DECISIONI.
QUESTE BRUTTE IDEE CI HANNO DOMINATE NOI TUTTE, DONNE DELLA CAMPAGNA E DELLA CITTÀ.
MA QUESTO NON È VERO, NOI DONNE POSSIAMO ORGANIZZARCI, AVERE DEGLI INCARICHI E PRENDERE DECISIONI COME GLI UOMINI. PER QUESTO VI DICIAMO CHE DOBBIAMO CONTINUARE A LOTTARE UNITE PER DIFENDERE I DIRITTI CHE ABBIAMO E MERITIAMO COME DONNE E COME ESSERI UMANI.
SE NOI NON FACCIAMO NIENTE, LE NOSTRE FIGLIE E LE NOSTRE NIPOTI CONTINUERANNO A VIVERE COME ORA, CIOÈ QUELLO CHE SUCCEDE NEL NOSTRO PAESE PER CUI LA MAGGIORANZA DELLE DONNE NON È TENUTA IN CONSIDERAZIONE, NON SIAMO RISPETTATE E NON ABBIAMO UN LAVORO DEGNO. PER QUESTO CI SONO MOLTE DONNE CHE DEVONO ANDARSENE A CERCARE UN LAVORO IN UN ALTRO PAESE COME GLI STATI UNITI E LÌ RICEVONO MALTRATTAMENTI, UMILIAZIONE E DISPREZZO, LO SFRUTTAMENTO E LA MORTE E MOLTE VOLTE SONO VIOLATE NEI LORO DIRITTI DAI PADRONI.
MA QUESTA SITUAZIONE CHE SI VIVE NEL NOSTRO PAESE, NON PUÒ PIÙ CONTINUARE COSÌ, MA VOGLIAMO INVECE CHE LE DONNE ABBIANO UN LAVORO SICURO, UN SALARIO GIUSTO, UN TRATTAMENTO DEGNO E RISPETTOSO.
PER ARRIVARE A TUTTO QUESTO, C’È BISOGNO DI TEMPO, SACRIFICIO, RESPONSABILITÀ, PAZIENZA E RESISTENZA; COME QUESTO LAVORO E QUESTA ORGANIZZAZIONE CHE INCOMINCIAMO INSIEME AVRANNO MOLTI PROBLEMI ED OSTACOLI MA CON QUESTO NON SI PUÒ SMETTERE DI LOTTARE PERCHÉ NON SI TRATTA DI PROVARE UN MOMENTO, MA DOBBIAMO PORTARLO AVANTI PER ANNI PER RIUSCIRE AD OTTENERE QUELLO CHE VOGLIAMO. PER QUESTO BISOGNA ESSERE FERMI E FORTI E CERCARE SEMPRE LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI CHE SI PRESENTERANNO DAVANTI.
PER QUESTO È GIÀ ORA DI UNIRE LE NOSTRE FORZE PER RIUSCIRE AD ARRIVARE AL NOSTRO OBIETTIVO. CORAGGIO QUINDI COMPAGNE OPERAIE, MAESTRE, DOTTORESSE, ARTISTE, LESBICHE, INTELLETTUALI, GIOVANI, CASALINGHE E DI TUTTI I SETTORI DELLA SOCIETÀ: NON SCORAGGIATEVI PERCHÉ NON CI RIMANE ALTRA STRADA CHE CONTINUARE A LOTTARE INSIEME, UOMINI, DONNE, GIOVANI, BAMBINE E BAMBINI, ANZIANI ED ANZIANE PER ESSERE TENUTE IN CONSIDERAZIONE NEL NOSTRO PAESE, IL MESSICO.
MA VOGLIAMO PARLARE ANCHE UN PO’ SULLA LOTTA DELLA DONNA INDIGENA. NOI COME DONNE INDIGENE, LOTTIAMO ANCHE PER LA STESSA SITUAZIONE, PERCHÉ SOFFRIAMO UN TRIPLO SFRUTTAMENTO, PER ESSERE DONNA, PER ESSERE INDIGENA E PER ESSERE POVERI. PERCHÉ SIAMO DONNE NON CI PRENDONO IN CONSIDERAZIONE, SIAMO UMILIATE, DISPREZZATE. PERCHÉ SIAMO INDIGENE SIAMO DISCRIMINATE PER IL NOSTRO VESTITO, IL COLORE, LA LINGUA E LA CULTURA.
PERCHÉ SIAMO POVERE NON ABBIAMO DIRITTO ALLA SALUTE, ALL’EDUCAZIONE E CI TENGONO NELL’OBLIO. PER QUESTO DECIDEMMO DI ORGANIZZARCI E DI LOTTARE UNITE PER USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE. A NOI NON IMPORTA SE CI SONO PERSECUZIONI, INCARCERAMENTI, SEQUESTRI E PERFINO LA MORTE SE È NECESSARIO, NOI SIAMO QUI NONOSTANTE TUTTO E CONTINUEREMO A LOTTARE E NON CI ARRENDIAMO NÉ CI VENDIAMO PER LE POCHE ELEMOSINE CHE DÀ IL MAL GOVERNO ED ANCOR MENO PER OCCUPARE QUALCHE POSTO DI GOVERNO.
GRAZIE ALLA LOTTA CHE CI HA DATO QUESTO SPAZIO PER PARTECIPARE, PER UNIRE LE NOSTRE FORZE E PER LOTTARE INSIEME UOMINI E DONNE PERCHÉ SENZA GLI UOMINI O SENZA LE DONNE LA LOTTA NON AVANZA, PER QUESTO È MOLTO IMPORTANTE LA PARTECIPAZIONE DI TUTTE E DI TUTTI E SENZA DISTINZIONE DI RAZZA E DI COLORE.
INFINE VOGLIAMO SOLO DIRVI DI UNIRE TUTTI QUANTI LE NOSTRE FORZE PER OTTENERE LA DEMOCRAZIA, LA LIBERTÀ E LA GIUSTIZIA PER TUTTI.
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PAROLE DEL TENENTE COLONNELLO INSURGENTE MOISÉS
BUONA NOTTE A TUTTI COMPAGNI E COMPAGNE… INSOMMA COME HA DETTO IL COMPAGNO SUBCOMANDANTE INSURGENTE MARCOS, PARLO A NOME DEI MIEI COMPAGNI E DELLE MIE COMPAGNE DELLA PARTE POLITICO-MILITARE.
I COMPAGNI E LE COMPAGNE COMANDANTI SONO LA PARTE POLITICA ORGANIZZATIVA, QUELLI CHE CI GUIDANO NEL NOSTRO CAMMINARE NELLA LOTTA. NOI SIAMO I SOLDATI DEL POPOLO CHE ABBIAMO LASCIATO I NOSTRI PADRI E LE NOSTRE MADRI E TUTTO.
CI SONO COMPAGNI E COMPAGNE INSURGENTI CHE HANNO LASCIATO PER SEMPRE LA LORO FAMIGLIA PERCHÉ SONO CADUTI COMPIENDO IL SUO DOVERE.
NOI CHE SIAMO ANCORA VIVI QUI STIAMO COLPENDO IL MAL GOVERNO, GLI SFRUTTATORI E NON SMETTIAMO DI COLPIRE QUEI MAL GOVERNI SFRUTTATORI.
NOI GLI/LE INSURGENTI SIAMO QUI PER COSCIENZA: LA GRANDE PAGA CHE RICEVEREMO UN GIORNO SARÀ QUELLA DI VEDERE LIBERO QUESTO PAESE CHE SI CHIAMA MESSICO. PER QUESTO SIAMO UN ESERCITO POLITICO-MILITARE ED IMPUGNIAMO LE ARMI PER PROTEGGERE E DIFENDERE I NOSTRI COMPAGNI E LE NOSTRE COMPAGNE DEI NOSTRI POPOLI IN LOTTA.
VEDETE CHE DATO CHE SI LOTTA, SI PARLA DAVVERO CHIARO DI COME CI SFRUTTANO, COME CI UMILIANO, DATO CHE CI ORGANIZZIAMO E LOTTIAMO CONTRO TUTTO QUESTO, ALLORA ARRIVA LA REPRESSIONE. NON VOGLIONO CHE IMPARIAMO A FARE UNA POLITICA NUOVA ED UN ALTRO MODO DI FARE POLITICA. PER QUESTO SIAMO DIFENSORI DEI NOSTRI POPOLI ORGANIZZATI CHE LOTTANO POLITICAMENTE.
È PROPRIO QUELLO CHE STIAMO FACENDO ORA CON QUESTI POPOLI CHE SONO QUI ED ANCHE CON QUELLI CHE NON CI SONO ORA, PERCHÉ VOGLIAMO LOTTARE POLITICAMENTE E PACIFICAMENTE. NON SIAMO UN ESERCITO MILITARISTA, USIAMO LE ARMI PER DIFENDERCI, PER CONQUISTARE LA LIBERTÀ, LA GIUSTIZIA E LA DEMOCRAZIA.
POLITICAMENTE CAPIAMO CHE ANCHE PER IL POPOLO DEL MESSICO DEVE ESSERE DI TUTTI E DI TUTTE LA DEMOCRAZIA, E LA STIAMO ORGANIZZANDO ED ESIGIAMO CHE SIA PRATICATA.
NOI ABBIAMO DOVUTO DAR VITA AD UN ESERCITO DEL POPOLO AFFINCHÉ LA DEMOCRAZIA DIVENTASSE REALE ED IL POPOLO POTESSE COSTRUIRLA. SIAMO MOLTO ALTRO, È UN ALTRO TIPO DI ESERCITO, DI PAZZI, MA DAVVERO SALUTARE PER IL POPOLO.
DISPOSTI AD ARRIVARE FINO ALL’ULTIMO, A MORIRE SE È NECESSARIO PER IL POPOLO E PER IL PAESE E PER IL POPOLO DEL MESSICO. INTANTO È COSÌ CHE L’EZLN PRATICA LA DEMOCRAZIA CON I VILLAGGI E LE REGIONI: CONSULTA I SUOI VILLAGGI SULLE SUE INIZIATIVE DI LOTTA, COME HA FATTO NELL’ANNO ’93. DOMANDIAMO SE DOBBIAMO GIÀ INIZIARE LA NOSTRA LOTTA COSÌ COME HA GIÀ FATTO IN VARIE OCCASIONI E COSÌ HA FATTO ADESSO CON LA SESTA DICHIARAZIONE E LA GRAN MAGGIORANZA DEI NOSTRI VILLAGGI HANNO RISPOSTO SÌ.
È FACILE DARE UN ORDINE MA NON ABBIAMO FATTO COSÌ, PERCHÉ QUESTA NON È DEMOCRAZIA. ABBIAMO DOMANDATO A QUELLI CHE SONO STATI CONSULTATI, SE ERANO D’ACCORDO CON L’INIZIATIVA.
SU QUESTO NUOVO PIANO CHE STIAMO PORTANDO AVANTI, ORA INSIEME NELLA SESTA, C’È QUALCOSA CHE VOGLIO DIRVI O RACCONTARE. NON È TANTO FACILE PER ME RACCONTARVELO, MA È COSÌ QUANDO SI LOTTA VERAMENTE ED OGNUNO È DISPOSTO AD ARRIVARE FINO AL FINE: DI QUESTO SI TRATTA ED È QUESTO CHE VI VOGLIO DIRE, VEDIAMO SE CI RIESCO.
IO, TENENTE COLONNELLO MOISÉS SONO ARRIVATO IN MONTAGNA PER PREPARARMI AD ESSERE UN INSURGENTE E – COME SUCCEDE QUANDO UNO O UNA INIZIA A FAR PARTE DELLE FILE INSURGENTI – UNO O UNA IMPARA, DOPO GLI SI DÀ UNA RESPONSABILITÀ DI COMANDO PER INSEGNARE AD ALTRI E AD ALTRE. IL MIO COMANDANTE PER MOLTI ANNI È STATO IL NOSTRO INDIMENTICABILE COMPAGNO SUBCOMANDANTE INSURGENTE PEDRO.
UN GIORNO MI DISSE – NON RICORDO LA DATA ESATTA, MA L’ANNO ERA IL ’93 – MI HA DETTO, CIOÈ MI HA CHIAMATO:
«MOY, VIENI» ED IO VADO DA LUI, CIOÈ NEL TETTO, IN UNO DEI QUARTIERI MILITARI CHE AVEVAMO, MA QUESTO DI CUI PARLO SI CHIAMAVA QUARTIERE «COLLETTIVO». SONO ARRIVATO E MI HA DETTO: «GUARDA MOY, DATO CHE USCIAMO GIÀ PER FARCI CONOSCERE PUBBLICAMENTE PER INIZIARE LA NOSTRA LOTTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE, QUALUNQUE COSA SUCCEDA O MI SUCCEDA, TU SARAI IL MIO SECONDO AL COMANDO, TI INCARICHERAI DEI COMPAGNI E DELLE COMPAGNE E DI CONTINUARE LA LOTTA, DI CONTINUARE IL LAVORO.
COME IO – MI DISSE ALLORA – SONO IL SECONDO AL COMANDO DEL COMPAGNO SUBCOMANDANTE INSURGENTE MARCOS».
CHE COSA CREDETE CHE SUCCESSE? NON HO VOGLIA DI RACCONTARVELO, PERCHÉ NON È UN RACCONTO CHE È BELLO RACCONTARE… È MOLTO AMARO, DOLOROSO E INTRISO DI RABBIA E TRISTEZZA. QUANDO TU STAI INCOLLATO AD UN COMPAGNO CHE È IL TUO COMANDANTE, VEDERE MORTO UN FEDELE COMPAGNO CON CUI HAI CONVISSUTO PER MOLTO TEMPO È UNA COSA… NO È MEGLIO CHE NON VE LO DICO…
MA I NOSTRI COMANDANTI, QUELLI CHE SANNO RISPETTARE LA PAROLA DATA RISPETTANO L’IMPEGNO PRESO SE LE CIRCOSTANZE GLIELO PERMETTONO, SE NO IL DOVERE È DA COMPIERE.
RICORDO L’ULTIMA VOLTA CHE SI SONO VISTI IL SUBCOMANDANTE INSURGENTE PEDRO COL SUBCOMANDANTE INSURGENTE MARCOS. IO STAVO LÌ, HO ASCOLTATO PERSONALMENTE LE ULTIME INDICAZIONI CHE IL SUBCOMANDANTE MARCOS DIEDE AL SUBCOMANDANTE INSURGENTE PEDRO. IL SUB MARCOS DISSE AL SUB PEDRO: «PEDRO, TU SEI IL MIO SECONDO, RICORDATI, COSICCHÉ BADA A TE STESSO SE IO CADO» HA DETTO IL SUBCOMANDANTE MARCOS ED IL SUBCOMANDANTE PEDRO HA RISPOSTO: «PROTEGGIAMOCI COMPAGNO». QUELLE SONO STATE LE ULTIME PAROLE CHE SI SONO SCAMBIATI IL SUBCOMANDANTE MARCOS ED IL SUBCOMANDANTE PEDRO.
IL SUBCOMANDANTE PEDRO ERA MOLTO ALLEGRO. RICORDO CHE RIUNIVA NOI, COMPAGNI E COMPAGNE INSURGENTI DEL PRIMO REGGIMENTO, E CI DICEVA: «COMPAGNI, COMPAGNE USCIAMO GIÀ IN PUBBLICO, COSÌ SAPRANNO PER CHI LOTTIAMO E CHE COS’È IL POPOLO DEL MESSICO.
DOBBIAMO ORGANIZZARCI CON LORO, GLI OPERAI» – E DICEVA
– «È DA DOVE IO VENGO», PERCHÉ ERA UN OPERAIO, NON UN INDIGENO, MA DIVENTÒ UN INDIGENO CON NOI E MORÌ TRA GLI INDIGENI. UN OPERAIO ERA FRA DI NOI ANCHE SE ORMAI FISICAMENTE NON C’È PIÙ, MA QUI HA SOGNATO QUELLO CHE STIAMO FACENDO ADESSO, HA SOGNATO DI STARE QUI CON OPERAI, CONTADINI, INDIGENI, INSEGNANTI, STUDENTI, GENTE DELLA CITTÀ, ARTISTI E TRA MOLTI ALTRI ANCORA…
CE LO DICEVA. QUESTO SOGNO CHE SOGNAVA, È CIÒ CHE STIAMO FACENDO ADESSO INSIEME E PER QUESTO VI STO PARLANDO DA PARTE SUA, PERCHÉ PER NOI NON È MORTO, COME NON È MORTA LA GRAN MISERIA, LA DISUGUAGLIANZA CHE SOFFRIAMO. PER NOI NON È MORTO ED ANCHE SE NON ABBIAMO TRIONFATO ANCORA, PER NOI NON È MORTO, PERCHÉ CONTINUA AD ESSERCI CIÒ CHE DOBBIAMO COSTRUIRE ANCHE SE ABBIAMO GIÀ COSTRUITO CIÒ CHE C’ERA DA COSTRUIRE…
PER NOI NON È MORTO PERCHÉ VIVRÀ TRA I VIVI DEL POPOLO DEL MESSICO LIBERO. MA AFFINCHÉ CI SIANO ESSERI VIVI LIBERI IN MESSICO BISOGNA SAPER DARE LA VITA QUANDO È NECESSARIO E CIÒ È PROPRIO QUELLO CHE È SUCCESSO. LUI È CADUTO IN COMBATTIMENTO ALL’ALBA DEL PRIMO GENNAIO DELL’ANNO ’94 IN LAS MARGARITAS, LÀ STA CON NOI DA QUALCHE PARTE DOVE ABBIAMO SEPOLTO IL SUO CORPO, IL SUO CADAVERE, MA QUI STA CON NOI E VOGLIAMO CHE STIA CON I COMPAGNI E LE COMPAGNE CHE HANNO ADERITO ALLA SESTA E CON TUTTI GLI ALTRI.
COME CI HANNO INSEGNATO I NOSTRI COMANDANTI, DATO CHE SEGUE CIÒ CHE SEGUE … IN QUEL CASO TOCCÒ A ME CONTINUARE IL LAVORO CHE HA LASCIATO CADENDO IL COMPAGNO SUBCOMANDANTE INSURGENTE PEDRO.
RICORDO ANCHE CHE VOLLI PARLARE AL COMPAGNO SUBCOMANDANTE PEDRO, MA QUANDO IO ARRIVAI SUL POSTO DOVE ERA CADUTO E GLI DISSI: CHE COSA È SUCCESSO SUBCOMANDANTE, CHE È SUCCESSO? UN SILENZIO MI È ARRIVATO DA LUI. DUOLE VEDERE E PERDERE UN ESSERE AMATO NELLA LOTTA E CHE È ANCHE UN COMANDANTE, MA …
CONTINUIAMO NOI CHE CONTINUIAMO.
COSÌ SIAMO NATI ORGANIZZATI COME SOLDATI. SIAMO PREPARATI PER QUESTI CASI.
COME OGGI COMPAGNI E COMPAGNE. VOI CONOSCETE VARI DEI COMPAGNI E DELLE COMPAGNE COMANDANTI, MA UN GIORNO POTREMO NON VEDERLI, A SECONDO DELLE CIRCOSTANZE DELLA LOTTA, DELLE MISSIONI DA COMPIERE, PER LA PAROLA DATA DI LOTTARE PER UN MESSICO LIBERO.
VARI DEI COMPAGNI E DELLE COMPAGNE COMANDANTI, USCIRANNO PER LAVORARE NELL’ALTRA CAMPAGNA, AD ESSI E AD ESSE È STATO CHIESTO DI DECIDERE VOLONTARIAMENTE DI FARE IL LAVORO DELL’ALTRA CAMPAGNA, PERCHÉ NOI PROTEGGIAMO LORO ED IL POPOLO. USCIREMO ANCHE NOI GLI/LE INSURGENTI, PERÒ NON VOLONTARIAMENTE, MA A SECONDA DEGLI ORDINI: SE CI DICONO ‘COMPAGNO, COMPAGNA, ESCI PER LAVORARE ALL’ALTRA CAMPAGNA’, O CI DICONO ‘COMPAGNA, COMPAGNO, RIMANI A PROTEGGERE I NOSTRI VILLAGGI ED AD ORGANIZZARLI MEGLIO, NELLA LORO RESISTENZA’, QUESTO FAREMO. QUALUNQUE SIA L’ORDINE, NOI L’ESEGUIREMO.
È NOSTRO DOVERE ESPLORARE IL TERRENO DOVE PORTIAMO I NOSTRI COMPAGNI E LE NOSTRE COMPAGNE DEI NOSTRI
VILLAGGI: COSÌ SIAMO NOI MILITARI, CHE SEMPRE ANDIAMO DI AVANGUARDIA. AVANGUARDIA DEFINIAMO CHI VA AVANTI E VEDE COM’È AVANTI IL TERRENO CHE NON CONOSCIAMO ANCORA. IL COMPITO DI CHI VA COME AVANGUARDIA È DI SCOPRIRE COM’È: SE È TERRENO PALUDOSO, PIETROSO, INCLINATO O LE ALTRE SITUAZIONI OSSERVATE DALL’AVANGUARDIA CHE POI C’INFORMA PER SAPERE CHE COSA FARE E COME FARE.
NOI SAPPIAMO CHE VOI INTENDETE L’AVANGUARDIA COME QUELLA CHE DIRIGE O QUELLI CHE SANNO COME SI DEVE LOTTARE O QUELLI CHE COMANDANO E CHE SONO GLI UNICI E CHE HANNO RAGIONE E QUELLI CHE SANNO DI PIÙ E MEGLIO E CHE PERTANTO SONO I CAPI.
MA NOI NON LA INTENDIAMO COSÌ: L’AVANGUARDIA PER NOI È QUELLO CHE HO DETTO PRIMA, È CHI CONOSCE IL TERRENO, IL TERRENO SCONOSCIUTO E CHE È NECESSARIO ANDARE LÌ PER ANDARE AVANTI NELLA LOTTA. E QUEL LAVORO TOCCA A NOI, AI MILITARI: L’ESPLORAZIONE DEL TERRENO.
PER QUESTO LAVORO CI SIAMO GIÀ ORGANIZZATI, RIORGANIZZATI E TUTTO: È GIÀ PRONTA LA SUCCESSIONE PER IL COMANDO.
IL LAVORO PER L’AVANGUARDIA D’ESPLORAZIONE DEL TERRENO DELL’ALTRA CAMPAGNA È TOCCATO AL COMPAGNO SUBCOMANDANTE INSURGENTE MARCOS. SARÀ IL PRIMO AD USCIRE E DIETRO DI LUI ANDIAMO ANCHE NOI, ALTERNANDOCI PER FARE IL LAVORO. COMPAGNI E COMPAGNE, COSÌ È STATO PROGETTATO E DECISO.
È GIÀ ANCHE PRONTO IL COMPAGNO SECONDO AL COMANDO DEL COMPAGNO SUBCOMANDANTE INSURGENTE MARCOS. LO SAPPIAMO E LO PROTEGGIAMO, NOI GLI/LE INSURGENTI.
COMPAGNI E COMPAGNE, È TOCCATA LA MISSIONE DI LOTTA AL COMPAGNO SUBCOMANDANTE INSURGENTE MARCOS, GLI ABBIAMO DATO MOLTI INCARICHI E LA SUA SICUREZZA DIPENDE DA VOI, CHE DOVETE FARE TUTTO IL POSSIBILE PERCHÉ ESCE DEL NOSTRO CONTROLLO, MA STAREMO MOLTO ATTENTI.
SAPPIAMO CHI SONO QUELLI CHE VOGLIONO CHE SIA MORTO E CHE VORREBBERO CHE MUOIANO QUELLI CHE LOTTANO E SOPRATTUTTO CHE SIANO GLI ZAPATISTI A MORIRE: PER QUESTO PROGETTANO COME CI UCCIDERANNO. PER QUESTO MOTIVO VI DICIAMO DI STARE MOLTO ATTENTI COMPAGNI E COMPAGNE.
SE SUCCEDE QUESTO, LA NOSTRA LOTTA NON SI FERMERÀ, SIAMO PRONTI E PREPARATI ANCHE PER QUESTO.
ASCOLTATE BENE COMPAGNI E COMPAGNE, LA NOSTRA USCITA È POLITICA, IDEOLOGICA E PACIFICA, LA NOSTRA INIZIATIVA NON È DI PALLOTTOLE CHE PARLANO, MA DI PAROLE E PENSIERI E DI IDEE.
UOMINI E DONNE DELLA STAMPA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE… BENE POSSIAMO CHIAMARVI ANCHE COMPAGNI E COMPAGNE, SE ENTRATE NEL LAVORO PER LA SESTA DICHIARAZIONE. MA SE NON ENTRATE, SIATE DEI BUONI COMUNICATORI, DITE QUELLO CHE SI DICE SENZA INVENTARE.
E ALLORA ASCOLTATE BENE, IL NOSTRO COMPAGNO SUBCOMANDANTE INSURGENTE MARCOS ESCE , SENZA ARMI, VA VIA SOLO CON QUELLO CHE DIO GLI HA DATO E LA NOSTRA INIZIATIVA È POLITICA, PACIFICA, È DI IDEE E DI PENSIERO E DI PAROLA.
QUALUNQUE TENTATIVO FACCIANO IL MAL GOVERNO E GLI SFRUTTATORI PER FAR FINIRE LA LOTTA NON RIUSCIRÀ LORO, PER QUESTO RIMANIAMO NOI QUI, LA NOSTRA LOTTA DI LIBERAZIONE CONTINUERÀ.
COMPAGNI E COMPAGNE, IL COMPAGNO SUBCOMANDANTE NON VA A DIRIGERE IL POPOLO, NON STIAMO COMANDANDO PERCHÉ CREDIAMO DI ESSERE L’AVANGUARDIA DI UNA LOTTA NELLA QUALE SIAMO I MIGLIORI E GLI UNICI.
NON VA A PROMUOVERE LA LOTTA ARMATA, VA DAL POPOLO POVERO DEL MESSICO CHE VUOLE LA LOTTA POLITICA E PACIFICA.
NON PORTA NIENTE, SOLO LA NOSTRA PAROLA: CHE VOGLIAMO UNIRCI CON TUTTI E TUTTE I NOSTRI FRATELLI E LE NOSTRE SORELLE POVERE IN LOTTA DEL MESSICO.
NOI, SOLDATI DEL POPOLO NON ABBIAMO NIENTE, QUELLO CHE ABBIAMO È SOLO LA COSCIENZA DI LOTTARE… TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO DI EQUIPAGGIAMENTO E LE ARMI NON È NOSTRO, È DEI NOSTRI POPOLI, LO CURIAMO E LO USIAMO PER LA LOTTA.
COSICCHÉ IL COMPAGNO SUBCOMANDANTE MARCOS NON PORTA NIENTE E CI FIDIAMO DI VOI COMPAGNI E COMPAGNE CHE GLI DIATE CIÒ DI CUI HA BISOGNO PER IL LAVORO CHE GLI STIAMO INCARICANDO. BENE, PERCHÉ CI SONO ALCUNE COSETTE CHE PORTA CON SÉ – SAPETE GIÀ CHE È, VERO? -.
BENE, NON PENSATE MALE! PORTA LE SUE PIPE, TARLATE OVVIAMENTE, CHE FANNO PARTE DELLA SUA VITA, SONO LE SUE FEDELI COMPAGNE INSEPARABILI. PORTA ANCHE LA SUA CARCASSA DI COMPUTER PER SCRIVERCI E PER DIRCI COME VA LA SUA ESPLORAZIONE DELL’ECOSISTEMA. OGGI VI DICIAMO CHE CI FIDIAMO DI VOI PER CIÒ CHE GLI PUÒ MANCARE PER IL SUO LAVORO.
ANCORA UNA VOLTA, DICIAMO CHE NON VOGLIAMO PROVOCARE AZIONI DI GUERRA AFFINCHÉ CI SIANO MORTI… QUESTO NO, NON LO STIAMO CERCANDO. AL CONTRARIO, VOGLIAMO VITE VIVE, NON MORTI.
COMPAGNI E COMPAGNE, STIAMO DANDOVI TUTTO: I NOSTRI CAPI SUPERIORI, DA PARTE DEI NOSTRI POVERI POPOLI, E PRESTO CI VEDREMO DA VOI COMPAGNI E COMPAGNE.
BENE COMPAGNI E COMPAGNE, POPOLO DEL MESSICO POVERO, È LA NOSTRA ORA, È L’ORA DI DIRE INSIEME, NOI POVERI:
GIÀ BASTA!
UOMINI E DONNE, TUTTI E TUTTE, LOTTIAMO PER QUESTA PATRIA, QUELLA CHE CI HA VISTO NASCERE, DI CUI ALTRI SI VOGLIONO IMPADRONIRE, NON PERMETTIAMOLO, DIFENDIAMOLA COME CI HANNO INSEGNATO I NOSTRI ESSERI CARI CADUTI IN LOTTA. OGGI TOCCA A NOI, NESSUNO LO FARÀ PER NOI, TRANNE NOI STESSI.
NESSUNO VERRÀ A LIBERARCI DA QUESTO MARCIUME IN CUI CI VOGLIONO TENERE I MALVIVENTI.
IN MARCIA ALLORA COMPAGNI E COMPAGNE! ANDIAMO TUTTI VERSO LA LOTTA DI LIBERAZIONE. VIVERE PER LA PATRIA O MORIRE PER LA LIBERTÀ!
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PAROLE DEL COMANDANTE TACHO
COMPAGNE E COMPAGNI
A TUTTI QUELLI CHE SI SONO UNITI ALLA SESTA DICHIARAZIONE
A NOME DEL CCRI-CG – DELL’EZLN E DEI COMPAGNI E COMPAGNE BASI DI APPOGGIO DEI POPOLI RIBELLI ZAPATISTI, DICIAMO LA NOSTRA PAROLA.
ALLA CLASSE POLITICA ED AI GOVERNANTI ABBIAMO PARLATO CON LA VERITÀ, ABBIAMO DETTO LORO CHIARAMENTE QUELLO CHE SONO E COME SONO E DI QUESTO SI SONO SENTITI FERITI ED OFFESI, PER QUESTO DI SICURO CERCHERANNO DI FARCELA PAGARE, PERCHÉ A LORO NON PIACE CHE QUALCUNO DICA LORO LE LORO VERITÀ.
ED È PERCHÉ I POLITICI DEI PARTITI POLITICI CHE SONO STATI AL POTERE HANNO COMMESSO MOLTI DELITTI CONTRO IL POPOLO DEL MESSICO.
NEL CASO DEL PRI SONO RESPONSABILI CON I LORO ATTI DEL MASSACRO DEL 1968, PER RECLAMARE I LORO DIRITTI.
COSÌ COME SONO RESPONSABILI DI ALTRE REPRESSIONI E PERSECUZIONI DI ALTRI MOVIMENTI SOCIALI E STUDENTESCHI.
NELLE CAMPAGNE, GLI STESSI GOVERNANTI FEDERALI E STATALI HANNO USATO LA FORZA REPRESSIVA PER REPRIMERE E SGOMBERARE CONTADINI INDIGENI, IN VARIE PARTI DEL PAESE, MA NON SOLO, HANNO ANCHE IMPRIGIONATO ED ASSASSINATO INGIUSTAMENTE DEI CONTADINI, CHE CONTINUANO AD ESSERE PRIVATI DELLA LORO LIBERTÀ E SI TROVANO NELLE TOMBE O NELLE PRIGIONI DI ALTA SICUREZZA COME SE FOSSERO CRIMINALI, MENTRE I VERI CRIMINALI CONTINUANO A GODERE DELLA LIBERTÀ CON GRANDI QUANTITÀ DI DENARO, MASCHERATI DA PENSIONI.
E QUELLO STESSO PARTITO DEL PRI, CON ALLA TESTA CARLOS SALINAS, HA RIFORMATO QUEL ARTICOLO 27 DELLA COSTITUZIONE COL FINE DI DARE PER MORTI E SEPOLTI GLI IDEALI DEL NOSTRO GENERALE EMILIANO ZAPATA. TUTTO QUESTO È AVVENUTO E SERVE PER COMPIERE I PIANI NEOLIBERALI DI FINIRE DI CONSEGNARE NELLE MANI DEI POTENTI DEL DENARO, LA SOVRANITÀ NAZIONALE.
PER QUESTO DICIAMO CHE HA COMMESSO MOLTI DELITTI.
PERCHÉ LORO STESSI HANNO PREPARATO QUEL PIANO E CONTINUANO ATTUALMENTE A PORTARLO AVANTI: COME IL TLC, IL PIANO PUEBLA PANAMA E L’ALCA.
SONO QUESTI TRATTATI CHE IMPONGONO AL GOVERNO MESSICANO DI RIFORMARE LE LEGGI PER GARANTIRE QUEI PROGETTI.
QUESTO È STATO IL LAVORO SPORCO DEL PRI ALLE SPALLE DEL POPOLO MESSICANO.
E PER IL COLMO LA LORO INSEGNA HA I COLORI DELLA NOSTRA BANDIERA E DICONO DI ESSERE RIVOLUZIONARI MA IN REALTÀ NON HANNO NIENTE DI RIVOLUZIONARIO.
PERCHÈ RIVOLUZIONE SIGNIFICA CAMBIAMENTO REALE PER IL BENE DEL POPOLO.
INVECE PER LORO LA RIVOLUZIONE È SACCHEGGIARE LE RICCHEZZE E VENDERE LA PATRIA.
I PROSECUTORI DI QUESTO PIANO NEOLIBERALE, ORA CONTINUANO CON UN ALTRO COLORE E CON UN ALTRO NOME, MA PORTANO AVANTI LO STESSO PIANO E SONO DEL PARTITO AZIONE NAZIONALE – PAN.
NON È VERO CHE È UN GOVERNO DEL CAMBIAMENTO, I SUOI PIANI SONO ANCORA PEGGIORI CONTRO I NOSTRI POPOLI PERCHÉ DI NUOVO PROMUOVONO RIFORME STRUTTURALI PER CONTINUARE A VENDERE CIÒ CHE RIMANE DEL RESTO DELLA NOSTRA SOVRANITÀ NAZIONALE.
IL CAMBIAMENTO CHE TANTO CI DICONO STA NELLE PROMESSE.
SEMBRA CHE SIANO PASSATI UN PO’ PIÙ DI 15 MINUTI ED I PROBLEMI E LE RICHIESTE DEL POPOLO CONTINUANO A NON ESSERE RISOLTE, COME PRIMA DI QUESTI 5 ANNI.
DA QUEI POLITICI E DA QUEI PARTITI POLITICI NON POSSIAMO ASPETTARCI NIENTE A FAVORE DEL POPOLO E SE HANNO SEMINATO MOLTE DISPERAZIONI, MOLTA SFIDUCIA, È PERCHÉ UN’ALTRA VOLTA HANNO PRESO IN GIRO ATTRAVERSO PAROLE E PROMESSE.
PERCHÉ L’ATTUALE GOVERNO DEL COSIDDETTO CAMBIAMENTO HA FATTO LA STESSA COSA DEI GOVERNI ANTERIORI.
CON CARLOS SALINAS DE GORTARI, CON QUELL’ILLUSIONE DI ENTRARE NEL PRIMO MONDO E CON LA SUA SOLIDARIETÀ FAMILIARE E COL TRADIMENTO DEL 9 FEBBRAIO DEL ’95, NON C’È STATO MIGLIORAMENTO.
CON VICENTE FOX CON LA STORIA DELLE OPPORTUNITÀ DEL NEGOZIETTO E DEL FAMOSO CAMBIAMENTO E NIENTE.
ORA CON QUESTO SIGNORE, COMMISSARIO DI PACE, LUIS H.
ÁLVAREZ IL PROGRAMMA È UTILIZZATO PER FARE LA CAMPAGNA DI CONTROINSURGENZA ED È ACCOMPAGNATO DA DEI CORROTTI CHE SI FANNO PASSARE PER DIRIGENTI E RAPPRESENTANTI DEL PRI IN DIVERSE PARTI DELLA NOSTRA ZONA.
CON QUEI FIGURI DI MARTHA SAHAGÚN E DI VICENTE FOX, CHE QUANDO VIAGGIANO IN ALTRI PAESI MENTONO IN NOME DEL POPOLO MESSICANO E DICONO CHE IN MESSICO C’È GIÀ DEMOCRAZIA, CHE NON C’È PIÙ POVERTÀ, CHE ORA REGNA LA SANTA PACE.
QUESTO, CHE SIA FINITA LA POVERTÀ, È PURA BUGIA. LA PROVA DI CIÒ, LA SANNO I LAVORATORI DELLA CAMPAGNA E DELLA CITTÀ. C’È UN SCONTENTO MOLTO FORTE E SI OPPONGONO E DICONO NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA, NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELLA PREVIDENZA SOCIALE.
E DEL PRD CHE ALTRO POSSIAMO DIRE, SE ABBIAMO UNA LISTA DI QUELLO CHE CI HANNO FATTO?
CI HANNO INGANNATO DICENDO CHE SONO UN PARTITO DI SINISTRA E CHE LOTTANO PER LE RICHIESTE DEL POPOLO.
NOI ABBIAMO CREDUTO CHE FOSSERO UN REFERENTE PER L’OPPOSIZIONE CONTRO IL SISTEMA DEL PARTITO DI STATO.
MA CI SIAMO RESI CONTO CHE CI SIAMO SBAGLIATI, NON ERA VERO.
UN’ALTRA COSA CHE HANNO FATTO È CHE SI È MESSO D’ACCORDO COL PRI E IL PAN ANCHE IL PRD CONTRO LA LEGGE COCOPA . SE QUESTO SONO STATI CAPACI DI FARLO, DOPO CHE QUEI DIRITTI CI SONO STATI NEGATI PER SECOLI, CHE COSA NON FARANNO CON LA VENDITA DELLA NOSTRA SOVRANITÀ NAZIONALE?
OLTRE A TUTTO QUANTO HA FATTO LO STESSO PRD ANCHE IN ALTRI STATI MA SOPRATTUTTO IN CHIAPAS, COME È GIÀ NOTO ATTRAVERSO TUTTI I COMUNICATI ANTERIORI. IL PRD È PERTANTO UN’IMPRESA DI COMMERCIO PERCHÉ PURE QUELLI CHE COMPONGONO LA SQUADRA DI MANUEL LÓPEZ OBRADOR SONO SALINISTI ED HANNO MOLTA ESPERIENZA SU COME SI FA LA MANIPOLAZIONE E LA CORRUZIONE… PER QUESTO SONO DIVENTATI POLITICI ESPERTI, PER QUESTO SANNO DOVE METTERSI COMODI ED ALLORA… NON ASPETTIAMOCI PROPRIO NIENTE.
CON TUTTE QUESTE COSE, CI HANNO DIMOSTRATO CHE I TRE PRINCIPALI PARTITI POLITICI HANNO GLI STESSI PIANI ED INTERESSI E CHE BUONO CHE LO FACCIANO PROPRIO ORA!
PERCHÉ COSÌ IL POPOLO DEL MESSICO SI RENDE CONTO CHE QUALUNQUE PARTITO ARRIVI AL POTERE, NON RISOLVERÀ NIENTE. HANNO DIMOSTRATO ANCHE CHE SI RICORDANO SOLO DEL POPOLO OGNI 6 ANNI QUANDO INCOMINCIANO LE LORO CAMPAGNE POLITICHE PER AGGIUDICARSI LA CANDIDATURA PRESIDENZIALE, O UNA GOVERNATORATO, O UNA POLTRONA NELLA CAMERA DI DEPUTATI O IN QUELLA DEI SENATORI.
MA DOPO QUEL PERIODO, QUANDO ASCENDONO AL POTERE, QUALSIASI DI QUESTI SIGNORI, SI DIMENTICANO DI TUTTO, MENO CHE DEL SUCCOSO STIPENDIO CHE RICEVONO MENSILMENTE E DI TUTTO QUELLO CHE RUBANO E CHE SI PORTANO VIA ALLA FINE DEL LORO PERIODO.
DI TUTTO QUESTO SIAMO SICURI, QUESTO SÌ, MA PER IL POPOLO MESSICANO NIENTE.
CI STANNO DIMOSTRANDOCI CHIARO CHE CIÒ CHE INTERESSA LORO È SOLO GUADAGNARE IL DENARO.
ABBIAMO VISTO CHE IL PRD NON È ORMAI PIÙ UN PARTITO DI SINISTRA PERCHÉ ALL’ORA DI VOTARE ED APPROVARE LA LEGGE COCOPA HA FATTO ACCORDI COI PARTITI CORROTTI PRI-PAN E QUINDI CI HA DIMOSTRATO LA COMPLICITÀ E NON HA TENUTO CONTO DELLA NECESSITÀ CHE C’È DA MOLTI ANNI DEL RICONOSCIMENTO COSTITUZIONALE DEI DIRITTI E DELLA CULTURA INDIGENA. NON È DA DECENNI CHE CE LI HANNO NEGATI, MA DA SECOLI ED IL PRD QUESTO NON L’HA TENUTO IN CONSIDERAZIONE ED HA TRADITO LE SPERANZE DI MILIONI DI INDIGENI MESSICANI, NEGANDOCI I NOSTRI DIRITTI, LE NOSTRE CULTURE… QUANTO CI CORRISPONDE COME INDIGENI MESSICANI INGANNATI DA QUEI PARTITI E DA QUEI POLITICI.
E LÌ C’È QUEL OMETTO, L’INGEGNERE CUAHUTEMOC CÁRDENAS, CHE SI ERA IMPEGNATO, UN 15 MAGGIO DEL 1994 SE NON RICORDIAMO MALE, A FARE QUALCOSA PER LE NOSTRE RICHIESTE ED AVEVA PROMESSO DI ESSERE COERENTE CON LA CAUSA ZAPATISTA.
ALLORA CHE COSA POSSIAMO ASPETTARCI DA QUEI SIGNORI?
PER QUESTO VALE LA PENA CHE UNIAMO LE NOSTRE FORZE E CHE LOTTIAMO INSIEME PER FAR POSSIBILE L’IMPOSSIBILE E CHE CI SFORZIAMO DI FARE UN ALTRO MODO DI FARE POLITICA.
È TUTTA LA NOSTRA PAROLA.
MOLTE GRAZIE
SETTEMBRE, MESE DELLA PATRIA
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PAROLE DEL COMANDANTE ZEBEDEO
COMPAGNE E COMPAGNI
TUTTE E TUTTI QUELLI CHE SI SONO UNITI E QUELLI CHE STANNO PER UNIRSI ALLA SESTA DICHIARAZIONE DELLA SELVA LACANDONA, A NOME DEL CCRI – CG DELL’EZLN ED IN NOME DI UOMINI, DONNE, GIOVANI, BAMBINI ED ANZIANI, BASI DI APPOGGIO, VI RIVOLGIAMO LE NOSTRE PAROLE
COMPAGNE E COMPAGNI, VOGLIAMO DIRVI CHE IN QUESTI QUASI UNDICI ANNI DI LOTTA CONTRO L’OBLIO, CONTRO L’EMARGINAZIONE E CONTRO LO STERMINIO «SIAMO QUI», NON CI SIAMO ARRESI, NÉ CI SIAMO VENDUTI. NON CI VENDEREMO NÉ CI ARRENDEREMO PERCHÉ SIAMO MOLTO CONVINTI CHE LA NOSTRA LOTTA HA CAUSE GIUSTE PER I POVERI DEL MESSICO E DEL MONDO.
LE CONDIZIONI DI VITA DEI LAVORATORI DEL CAMPO E DELLA CITTÀ, COME GLI INSEGNANTI, GLI OPERAI, GLI STUDENTI, LE CASALINGHE, I DOTTORI, GLI AUTISTI, I CONTADINI, I BRACCIANTI, I DISOCCUPATI, GLI INDIGENI, I BAMBINI DI STRADA, I RELIGIOSI, GLI INTELLETTUALI, GLI OMOSESSUALI, LE LESBICHE E GLI ARTISTI SONO OGNI GIORNO PEGGIO… AUMENTANO IL DOLORE, LA MISERIA, LA FAME, LE MORTI PER MALATTIE CURABILI ED IL DISPREZZO CONTRO QUESTA GRAN MAGGIORANZA.
MENTRE COLORO CHE SFRUTTANO SONO DI GIORNO IN GIORNO SEMPRE MENO MA PIÙ RICCHI, PERCHÉ SI STANNO ACCAPARRANDO LE RICCHEZZE DEL NOSTRO PAESE.
DI FRONTE A QUESTA SPOLIAZIONE INDISCRIMINATA DEI RICCHI ABBIAMO DOVUTO DIRE LE NOSTRE PAROLE IN QUESTA SESTA DICHIARAZIONE CON L’OBIETTIVO DI UNIRE LE NOSTRE LOTTE, PER CAMMINARE INSIEME SENZA CHE IMPORTI IL COLORE, IL CREDO O LA RAZZA.
NOI SIAMO LAVORATORI DEL CAMPO E DELLA CITTÀ CON LE CAPACITÀ FISICHE E LE CONOSCENZE PER PRODURRE E FABBRICARE CIÒ DI CUI HA BISOGNO LA NOSTRA SOCIETÀ.
VEDIAMO QUESTA IMMENSA CAPACITÀ DEGLI UOMINI E DELLE DONNE DEL CAMPO E DELLA CITTÀ DI GENERARE RICCHEZZE PER SOSTENERE IL NOSTRO PAESE. PER QUESTO CREDIAMO CHE LA SOLUZIONE DI QUESTA GRAN INGIUSTIZIA CHE SOFFRIAMO STA DALLA NOSTRA PARTE E STA NELLE NOSTRE MANI PERCHÉ DA PARTE DEL GOVERNO ABBIAMO GIÀ VISTO CHE NON POSSIAMO ASPETTARCI NULLA DI BUONO.
IN QUESTI SECOLI DI SCHERNI E DI INGANNI, I RICCHI SI SONO ARRICCHITI ALLE SPALLE DEI LAVORATORI DELLA CAMPAGNA E DELLA CITTÀ.
NELLE CAMPAGNE SOFFRIAMO PER I BASSI PREZZI A CUI PAGANO I NOSTRI PRODOTTI E NELLA CITTÀ SOFFRONO PER LA DISOCCUPAZIONE ED I BASSI SALARI.
IN QUESTO LUNGO CAMMINARE, TUTTI ABBIAMO CERCATO UNA QUALCHE SOLUZIONE IN MODO SEPARATO E COME RISPOSTA A TUTTO C’È STATO SOLO LO SCHERNO, L’INGANNO, LE REPRESSIONI, GLI ARRESTI, LE TORTURE E LE SPARIZIONI.
QUESTE NERE STORIE DI LOTTE CHE ABBIAMO PASSATO NON È STATA LA STRADA MIGLIORE E NON DEVONO RIPETERSI.
DOBBIAMO FORSE RIPETERE ALTRI 500 ANNI DI RESISTENZA CONTRO L’OBLIO E L’EMARGINAZIONE? SIAMO FORSE DISPOSTI A SOPPORTARE ANCORA ALTRI ANNI I POLITICI CORROTTI E VENDIPATRIA? SE CIÒ CHE CI HANNO RISPOSTO È CHE PER LOTTARE CONTRO LE INGIUSTIZIE E PER I NOSTRI DIRITTI, SIAMO STATI ACCUSATI E PERSEGUITATI COME DELINQUENTI E TRADITORI DELLA PATRIA.
QUESTO È QUANTO È SUCCESSO REALMENTE E CONTINUA A SUCCEDERE NEL NOSTRO PAESE E NON DOBBIAMO PIÙ CONTINUARE A PERMETTERE CHE PROSEGUANO CON I LORO PROGETTI DI MORTE.
PERCHÉ È ARRIVATA L’ORA DI UNIRE LE NOSTRE FORZE, LE NOSTRE LOTTE, I NOSTRI PENSIERI, LE NOSTRE IDEE, I NOSTRI CUORI, LA NOSTRA FEDE, LE NOSTRE SPERANZE DI VIVERE UN GIORNO IL CAMBIO DELLA VITA REALE.
NOI SAPPIAMO IL RISCHIO ED IL COSTO CHE PUÒ COSTARE COME ZAPATISTI, MA ABBIAMO DECISO DI ASSUMERLI.
NON IMPORTA QUELLO CHE SUCCEDE SE QUELLO È IL PREZZO CHE SI DEVE PAGARE PER FARLA FINITA CON L’INGIUSTIZIA.
RICONOSCIAMO ANCHE LE VOSTRE ESPERIENZE DI TUTTE LE LOTTE DI TUTTE LE ORGANIZZAZIONI E TUTTI I MOVIMENTI SOCIALI CHE OGNUNO HA PORTATO AVANTI IN QUESTI TEMPI E CREDIAMO CHE OGNI ORGANIZZAZIONE ABBIA AVUTO LA CAPACITÀ DI PIANIFICARE ED ORGANIZZARE UN MOVIMENTO.
VOI AVETE AVUTO UN PROCESSO NELLA PRATICA ORGANIZZATIVA DI OGNI MOVIMENTO CHE OGNI ORGANIZZAZIONE HA REALIZZATO E QUESTE ESPERIENZE DOBBIAMO DA OGGI IN POI FARLE IN GRANDE.
DI NUOVO RIBADIAMO IL NOSTRO APPELLO A LOTTARE INSIEME CONTRO UN NEMICO COMUNE, PRENDENDO IN CONSIDERAZIONE IL LUNGO PONTE DI RESISTENZA E CERCANDO DI NON CADERE NEL CONFORMISMO, NELLA CONCORRENZA, NEL DIVISIONISMO E NELLA CORRUZIONE.
NON DOBBIAMO MAI PERMETTERE CHE I DESIDERI DEL NEMICO SI AVVERINO.
DOBBIAMO LOTTARE E DOBBIAMO IMPORRE I DESIDERI DEGLI SFRUTTATI.
QUESTE SONO STATE LE NOSTRE PAROLE.
(TRADUZIONE DEL COMITATO CHIAPAS DI TORINO)
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