Congresso Nazionale Indigeno-Consiglio Indigeno di Governo chiediamo la cancellazione del Progetto IntegraleMorelos che distrugge e deruba i popoli originari, ejidos e comunità negli stati di Morelos, Puebla e Tlaxcala; e configura il territorio per scopi del grande capitale che ha già provocato e continua a provocare danni alla madre terra.
Respingiamo decisamente la consultazione che il malgoverno federale ha annunciato nei giorni 23 e 24 febbraio, con la quale dicono che chiederanno a 24 municipi di Tlaxcala e Puebla, e 33 municipi di Morelos, se sono d’accordo o no sulla realizzazione della centrale termoelettrica di Huexca, municipio di Yecapixtla, nello stato di Morelos; mentre già il Presidente della Repubblica, avvantaggiandosi di avere i media e molti cittadini disinformati a suo favore, ha reso pubblica la sua posizione a favore del progetto di esproprio, facendo sì che, ancora una volta, come accaduto con la consultazione per spostare l’Aeroporto di Texcoco a Santa Lucía, o con quella per il Treno Maya, la decisione già presa da lui riceva «l’approvazione del popolo».
In gioco c’è il territorio degli ejidos e delle comunità coinvolte non solo dalla centrale termoelettrica già attiva e da un’altra progettata, ma anche dall’acquedotto, la deviazione del fiume Cuautla, dal gasdotto e da altre opere complementari per la realizzazione di questo megaprogetto che il malgoverno vuole legittimare, senza almeno informare della distruzione, del rischio e degli espropri che implicherà. Così per cancellare anni di lotta delle comunità e popoli originari di Puebla, Morelos e Tlaxcala per fermare la distruzione a seguito del Progetto Integrale Morelos.
Diciamo con forza che queste consultazioni sono studiate a modo per concretizzare la spoliazione e portare la morte nei nostri territori, perché:
Soppiantano la volontà dei popoli, diluendola in una presunta consultazione ampia e civica, come se la volontà dei padroni, proprietari e guardiani del territorio non valessero. Come se il malgoverno potesse attribuirsi il diritto di chiedere se si è d’accordo oppure no di avviare un progetto in casa nostra.
È fatta per seminare una bugia fatta passare come se fosse la volontà di un popolo e così aprire la strada per consegnare il territorio al capitalismo, nel suo affanno di appropriarsi delle risorse naturali dei popoli e nazioni del mondo.
È razzista e classista perché non prende in considerazione i modi e le forme proprie di presa di decisioni dei popoli indigeni, contadini ed organizzazioni popolari. Preferisce disprezzarli per potere strappare quello che è loro, in questo caso consegnarlo alle imprese Elecnor, Abengoa, Bonatti ed Enagas.
È invasiva, perché sono i popoli originari, ejidos e comunità direttamente colpite, quelle che nell’ambito della loro autonomia e libera determinazione possono decidere con legittimità e legalità il destino del proprio territorio.
È repressiva perché pone in una situazione molto vulnerabile e svantaggiosa i legittimi e originari abitanti del territorio, scommettendo sul rafforzamento di una nuova pressione sociale e politica che si basa sul disprezzo e la violenza contro l’organizzazione dal basso.
Consideriamo il precedente di questa pseudo consultazione un grave attacco ai diritti dei popoli, nazioni, tribù e comunità indigene e quartieri della società civile di tutta la regione, perché legittima la spoliazione e la repressione contro i popoli che non sono d’accordo col suo megaprogetto di morte.
Restiamo vigili e invitiamo rispettosamente alla solidarietà con i popoli che a dispetto della menzogna capitalista resistono e si organizzano per fermare l’appropriazione del territorio e la guerra di sterminio contro di loro.
Distintamente
Febbraio 2019
Per la Ricostituzione Integrale dei Nostri Popoli
Mai Più Un Messico senza di Noi
Congresso Nazionale Indigeno – Consiglio Indigeno di Governo
Traduzione “Maribel” – Bergamo
No hay comentarios todavía.
RSS para comentarios de este artículo.